L'incisione che vi presento oggi è su carta vergata misure 10,5 x 17,5 cm. incisione su rame a bulino rappresentazione della crocifissione eseguita intorno la metà del XIX secolo.
Come conferma il nome al centro della cornice, in basso, l'autore di tale opera è l'incisore Antonio Nani.
Di origini venete, nato ad Alano di Piave provincia di Belluno nel 1803 morto ad Alano nel 1870.
nel 1820 entra all'Accademia di Venezia, fu allievo dello Zandomeneghi che vista la sua notevole bravura riuscì a procurargli una sovvenzione governativa per 5 anni.
Si dedicò così all'incisione aprendo uno studio a Venezia dal 1826 al 1836, si trasferì ad Alano per circa tre anni, poi a Treviso nel 1839, per tornare di nuovo ad Alano definitivamente nel 1848.
Fu artista di notevole talento così come lo fu la sua produzione.
Ricordiamo la serie di 33 vedute della città di Treviso (1846).
Il Duomo di Treviso - 1846
Incisione di Antonio Nani. (Biblioteca Comunale di Treviso) |
Palazzo Bressa - 1846
Incisione di Antonio Nani. (Biblioteca Comunale di Treviso) |
Nel 1856 il tipografo, calcografo, editore Giuseppe Grimaldo comincia la pubblicazione delle Commedie scelte di Carlo Goldoni, che si protrarrà fino al 1865.
Le 136 pièces saranno illustrate dalle incisioni di Antonio Nani.
Fu anche l'ideatore del campanile della Chiesa dedicata a San Pietro di Alano di Piave che fu costruito tra il 1862 e il 1888.
A conferma di un grande talento fu anche scrittore pubblicando un saggio sul Canova nel 1882 con la veduta del Tempio canoviano.
L'opera sua più nota è forse la serie di 120 ritratti dei Dogi veneziani, per "Le vite dei Dogi" del Cicogna.
Trovate il libro su google libri questo il link
Una sua caratteristica produzione in collaborazione con Giuseppe Borsato (nato Venezia nel 1770 morto nel 1849 con cui collaborò in età giovanile nel 1818 incidendo una veduta della cappella di San Zeno a Venezia) furono le illustrazioni dei "costumi di tutti i tempi".
Altra produzione non meno importante fu "Le piccole incisioni di Santi" per libri di devozione.
Trovate alcune incisioni del Nani nel catalogo della Biblioteca Panizzi.
Ben 22 incisioni tra cui
Incisore: | NANI, Antonio (Alano di Piave, Belluno, 1803 - 1870) |
Edit. / Stamp.: | BAGLIONI (op. a Venezia dal 1598 al 1850) |
Titolo: | [Crocefissione] |
/ A. Nani inc. | |
Descrizione: | [Venezia : Haeredes Balleonii, 1840]. - Acqf. ; 274x181, 291x199 mm |
Tavola N°: | (Crocifissine, inc. di A. Nani) |
Della serie: | Missale Romano - Seraphicum pro tribus ordinibus... Venetiis, haeredes Balleonii, 1840. |
Note: | In: Missale Romano - Seraphicum pro tribus ordinibus... Venetiis, haeredes Balleonii, 1840. Cfr. esempl. BM.Re 13-B-384. |
Numero frame: | 23765 |
Supporto: | Carta vergata |
Filigrana: | con filigrana |
Stato: | Buono, ma polvere e macchie dovute a tracce di colla sul retro. Leggero foxing. |
Se confrontiamo quest'ultima incisione con quella presa in esame si può ben notare la loro similitudine.
Come possiamo notare dal confronto, le due Marie poste ai lati della croce dell'incisione presa in esame, sono molto simili alle due, delle tre presenti in quella conservata dalla Biblioteca Panizzi.
Infatti se le esaminiamo attentamente:
Rileviamo, come l'impostazione della figura di Maria madre di Gesù in ambedue i casi sia identica, il viso ha lo stesso profilo, la veste ha le stesse pieghe, l'unica differenza è una maggiore inclinazione in avanti del corpo sulla incisione conservata dalla Biblioteca Panizzi.
Anche in questo secondo confronto la Maria di Cleofa (sorella di Maria Madre di Cristo) risulta uguale nell'impostazione della figura e nelle pieghe delle vesti risulta invece dissimile nel profilo del viso e una parte di veste aggiunta.
Mentre risulta diversa la rappresentazione del Cristo crocifisso, nella prima incisione con una raffigurazione quasi convenzionale, scontata, a ricalcare quella impostazione data ai primi crocifissi nel XXII secolo.
Nella seconda invece, è rappresentato un Cristo più sofferente, contorto, con le gambe accavallate e quindi un richiamo "giottiano"e sembra non essere presente la ferita al costato.
Nella crocifissione giottiana è presente anche Maria Maddalena, accovacciata ai piedi della croce.
Le due tecniche di incisione sono diverse, se la prima è un'incisione su rame puntinata a bulino, la seconda è un acquaforte.
Nella prima i tratti risultano essere più delineati e la tonalità di chiaro scuro è più tenue, nella seconda i tratti sono meno delineati ma con una maggiore tonalità di chiaro scuro, che dà più risalto alle figure grazie anche un fondale più scuro.
Ovviamente, non sappiamo quale delle due sia stata fatta prima, però la data riportata per la seconda incisione dalla Biblioteca Panizzi è 1840, personalmente ritengo che l'incisione in mio possesso possa essere stata fatta precedentemente e che poi sia stata perfezionata successivamente utilizzando una tecnica diversa.
Eccovi ora un altro confronto l'immagine sulla destra è stata trovata sul sito:
Congregazione dell'Oratorio di S. Filippo Neri
Immagini di incisioni tratte da Messali del XVII e XVIII secolo in particolare da un Messale del 1793.
Anche in questo caso le somiglianze sono molto evidenti tranne che per la roccia posta alle spalle di Maria e per proporzioni diverse, anche in questo caso la tecnica utilizzata dovrebbe essere acquaforte.
Alla luce di questo ulteriore ritrovamento con data certa 1793 possiamo avere due ipotesi:
1) Che il Nani si sia ispirato (o Copiato?) ad una incisione opera di un altro incisore precedente.
2) Che sia lui l'autore anche dell'immagine sul Messale del 1793.
Purtroppo non lo sapremo mai.
Come sempre mi auguro che abbiate trovato interessante le notizie di questo post.
Vi ricordo che i post sono frutto di mie conoscenze e ricerche e qualsiasi forma di riproduzione di queste notizie deve essere autorizzata dall'autore che ne ha il copyright ogni violazione sarà perseguibile penalmente.
Giovanni Battista Bondesan
Nessun commento:
Posta un commento