Il "santino", che vi propongo oggi, è una incisione a bulino su rame, carta vergellata, fine secolo XVIII a libretto, con preghiere dedicato a Sant'Agostino, le misure sono 8x13,2 aperto 16x13,2.
Sotto l'incisione, sulla cornice è presente uno scritto in tedesco, in stile gotico
(penso scritto a mano in stile Fraktur) preso dalla prima lettera ai Corinzi 1:7.
Grazie all'uso di una tabella, e di una lente d'ingrandimento, e di molta pazienza, sono riuscito a decifrare la scrittura in stile gotico.
GOTICO STILE FRAKTUR
Il tipo di scrittura Fraktur, fu inventato dalla cancelleria boema di Massimiliano I. Nel 1513, ad opera del suo stampatore di corte Schönsperger.

Ich hab von dem Herrn empfangen das ich euch auch ubergebe hab.
Con le armi in mio possesso (vocabolario tedesco-italiano e google traduttore purtroppo!) ecco la traduzione:
Ho ricevuto dal Signore e dono anche a voi.
Il tipo di scrittura Fraktur, fu inventato dalla cancelleria boema di Massimiliano I. Nel 1513, ad opera del suo stampatore di corte Schönsperger.
Ich hab von dem Herrn empfangen das ich euch auch ubergebe hab.
Con le armi in mio possesso (vocabolario tedesco-italiano e google traduttore purtroppo!) ecco la traduzione:
Ho ricevuto dal Signore e dono anche a voi.
I Corinzi 1:7 ^
in guisa che non difettate d’alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signor nostro Gesù Cristo, |
I Korinther 1:7 ^
also daß ihr keinen Mangel habt an irgend einer Gabe und wartet nur auf die Offenbarung unsers HERRN Jesu Christi, |
Dobbiamo però tener conto, che il tedesco scritto e parlato del XVIII secolo, non è quello odierno, in quanto sono presenti forme grammaticali, parole, verbi, aggettivi, desueti.
E' una prova ardua, per un non laureato come me, ma proveremo lo stesso a tradurre qualche frase, anche per capire sommariamente, cosa vi è scritto nel santino.
Tralasciamo dunque, momentaneamente l'incisore autore della raffigurazione, che vedremo dopo, per continuare ad analizzare invece il suo scritto.
Come detto, siamo in presenza di una lingua tedesca, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, definita dai glottologi, "alto tedesco moderno" che va dal 1350 al 1750 che contiene ancora un linguaggio arcaico, con forti influenze latine, francesi, inglesi, e olandesi e nel titolo ne abbiamo un primo esempio:
traducendo dal gotico:Vusz Gebett Desz Heiligen
Tradotto in italiano sarà:La Vostra preghiera di Sant' Agostino
Vusz è la forma tedesca di vos francese, in italiano= la vostra, la tua
che in tedesco odierno è invece ihre.
Gebett sta per preghiera e nella lingua "tedesca odierna" perde una t
per cui Gebet
La preghiera comincia così:
Vor deinen augen, Gott -
DIO davanti i vostri occhi
Continuando nella traduzione troviamo la parola fehn che proviene dall'olandese Veen e significa palude, ma in questo caso, utilizzato come suffisso, cioè come completamento di una parola o di una frase, quindi con tutt'altro significato.
Mi rendo conto, che tradurre il tutto è molto difficoltoso,aiutandomi con una lente, mi sono accorto che molte parole hanno una correzione o almeno sembra tale, in tutto il santino ve sono ben 36 analizziamone alcune:
SüNDEN= sano - salutare
GESUüNDIGET - gesündigt = peccato
BüSSEN BüSEN = seno
Come si può comprendere, la traduzione risulta molto difficile, in quanto con il passare dei secoli la lingua e la sua scrittura ha subito notevoli variazioni, ho cercato di documentarmi al meglio, e ciò che credevo delle correzioni ( sono delle piccole e) non sono altro, che gli odierni puntini che troviamo sulle vocali
ä ö ü dette umlaut inserite appunto nel 1513 con l'invenzione della scrittura gotica Franktur.
La prima preghiera, termina con la seguente frase:
was wir dich bitten durch Jesus Christus unsern Herrn Amen.
Quello che chiediamo per Gesù Cristo Nostro Signore Amen.
Il santino, continua con una seconda preghiera:
Andertes (Anderes in tedesco attuale) Vusz Gebett
Un'altra vostra Preghiera.
Barmherziger Gott!
Dio Misericordioso!
Termina con la frase:
Dasz ich in deiner Gnad dich zeitlich, und ewig loben moge(parola di origine olandese in italiano = possono). AMEN
che tradotto più o meno è:
Possa la tua misericordia ora e sempre. AMEN
Nella parte finale del santino, troviamo la casa editrice del tempo:
Catechet. Bibliot. S. J. di St. Anna in Vienna 1766
Non si hanno ulteriori notizie, su questa casa editrice, ma si ha notizia di una pubblicazione del 1758 che potete trovare su google libri.
Tale casa editrice potrebbe(mia supposizione) aver avuto la sua sede nell'Abazia cistercense di Heiligenkreuz in quanto nella cappella dedicata a Sant'Anna vi era una biblioteca sin dal Medioevo. vedi sito www.stift-heiligenkreuz.org/.
fantastica incisione, notare le piegature delle vesti e i particolari dei visi, di entrambi i santi, incisore di notevole talento, fu anche cartografo come testimoniano le foto più in basso.
L'autore dell'immaginetta è l'incisore viennese Johann Christoph Winkler ma non ho trovato note biografiche, nato nel 1701 morto nel 1770 ma anche delle date non vi è assoluta certezza.
Si conoscono alcune opere:
"David e Abigail" dal sito Graphic Art Collection
"la Ressurrezione di Lazzaro" dal Artfact
"Battaglia Navale di Lepanto" da Graphic Art collection
Mappa repubblica Ceca Boemia 1750 da Galerie Saxonia
Winkler, fu anche L'illustratore del libro "Entomologia carniolica" di Ioannis Antonii Scopoli, con 43 tavole con tecnica acquaforte, denominate "icones", fantastiche riproduzioni di insetti, nei più minimi particolari ,trovate il libro e le sue bellissime tavole cliccando su Joannis Antonii Scopoli... Entomologia Carniolica: exhibens insecta ... - Giovanni Antonio Scopoli - Google Libri
Per gentile concessione, dal sito del collezionista Ermanno Raio che vi invito a visionare www.ermannoraio.it/ un altro santino di Johann Christoph Winkler.
Le mie ricerche, sono fatte con pochi mezzi, qualche dizionario e una paziente ricerca su internet, non sono uno studioso ma un appassionato, quindi, mi scuso, se trovate imprecisioni o grossolani errori, spero comunque, come per ogni mio fine post, di avervi dato utili notizie, di cui non eravate a conoscenza.
Giovanni Battista Bondesan
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