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Pittore (Sx) |
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Incisore (Dx) |
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Editore (centro) |
Io sono un appassionato dell'Ultima Cena .
Ho circa 150 " immaginette" di vari formati e tipologie stampate tra l'800 e gli inizi del '900.
Come detto in altri post ogni "santino" ha una sua storia quindi non esistono a parer mio doppioni.
Un santino va esaminato attentamente perché potrà raccontarci molte cose.
Prima però vediamo le note "tecniche".
Santino merlettato a punzone misure cm. 8,7 x 11,5.
Sul verso troviamo una litografia di un "Ultima Cena".
In basso a sinistra sulla cornice troviamo l'autore del disegno il pittore francese Hippolyte Flandrin di cui parleremo nel seguito del post.
Al centro della cornice troviamo l'Editore Valentin Meniolle con relativa sede in 7 rue de Sevres Paris.
A destra il nome dell'incisore L'Italiano Luigi Ceroni.
Sul recto del santino troviamo stampata una preghiera a Gesù (lascio a voi la traduzione!)
In basso ancora L'Editore e sull'angolo destro una cosa molto importante che lo rende unico una firma e una data:
PELOUI 1871. Probabilmente colui che lo ha conservato (oppure chi lo ha donato) Monsieur Peloui.
Questo dettaglio è molto importante perchè ci consete di collocarlo storicamente.
Le vicende parigine intorno a quegli anni erano tumultuose infatti:
A seguito delle sconfitte militari della Francia di Napoleone III contro la Prussia, il 4 settembre 1870 la popolazione di Parigi impose la proclamazione della Repubblica, contando di ottenere riforme sociali e la prosecuzione della guerra. Quando il governo provvisorio deluse le sue aspettative e l'Assemblea nazionale, eletta l'8 febbraio 1871, impose la pace e minacciò il ritorno della monarchia, il 18 marzo 1871 Parigi insorse cacciando il governo Thiers che aveva tentato di disarmare la città, e il 26 marzo elesse direttamente il governo cittadino, sopprimendo l'istituto parlamentare.
La Comune, che adottò a proprio simbolo la bandiera rossa, eliminò l'esercito permanente e armò i cittadini, separò lo Stato dalla Chiesa, stabilì l'istruzione laica e gratuita, rese elettivi i magistrati, retribuì i funzionari pubblici e i membri del Consiglio della Comune con salari prossimi a quelli operai, favorì le associazioni dei lavoratori.
L'opera sociale della Comune fu interrotta dalla violenta reazione del governo e dell'Assemblea nazionale, stabiliti a Versailles. Iniziati i combattimenti nei primi giorni di aprile, l'esercito comandato da Mac-Mahon pose fine all'esperienza della Comune entrando a Parigi il 21 maggio e massacrando in una settimana almeno 20.000 parigini con fucilazioni indiscriminate. Seguirono decine di migliaia di condanne e di deportazioni, mentre migliaia di parigini fuggirono all'estero.
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Editore (centro) |
V. Meniolle
Purtroppo le notizie su questa casa editrice su internet sono molto scarne.
Si sa che la sede era in 7 Rue de Sevres a Parigi strada vicina alla più famosa St. Sulpice dove appunto si concentravano la maggiori case editrici dell'epoca come ad esempio la Bouasse.
Dall'Archivio Storico Nazionale Librai e Litografi operanti a Parigi tra il 1815 e il 1870 troviamo due fratelli Michel e Valentin Meniolle proprietari di una Libreria fondata nel 1802 appunto in 7 Rue de Sevres probabilmente sviluppatasi in seguito come casa editrice.
Come detto non ci sono molte notizie su questa casa editrice sono però presenti nella Biblioteca Nazionale Francese due libri:
type : texte imprimé, monographie
Auteur(s) : Guilhermy, Élesban de (1818-1884)
Titre(s) : Le Bienheureux Jean Berchmans,... [par le P. E. de Guilhermy] [Texte imprimé]
Publication : Paris : V. Meniolle, 1866
Description matérielle : In-32, 96 p., portr. gravé
Notice n° : FRBNF30556510
Type : texte imprimé, monographie
Titre(s) : A.M.D.G. Le Bienheureux Jean Berchmans de la compagnie de Jésus. Notice authentique [Texte imprimé]
Publication : Paris : V. Meniolle , 1866
Description matérielle : In-8°
Notice n° : FRBNF33269621
Titre(s) : A.M.D.G. Le Bienheureux Jean Berchmans de la compagnie de Jésus. Notice authentique [Texte imprimé]
Publication : Paris : V. Meniolle , 1866
Description matérielle : In-8°
Notice n° : FRBNF33269621
Mentre nel sito CNDP
Continuando le ricerche entrando nel sito:
BIBLIOTECA PANIZZI
Via Farini, 3 - 42121 Reggio Emilia
troviamo ben 12 incisioni di Luigi Ceroni di cui 4 stampate dalla casa editrice V. Meniolle

Tale documentazione ci permette di collegare alla casa editrice V. Meniolle l'incisore italiano Luigi Ceroni.
“Le scrivo il presente per dirle che se avesse a darmi una qualche ordinazione io non potrei accetarla se dovesse essere fatta subito, essendo in questo momento occupatissimo…”. B. Contratto autografo firmato dat. Roma questo il 16 ottobre 1845
“Volendo il Sig. Giuseppe Manni farci incidere in rame a mezza macchia il ritratto del suo zio fu Cavalier Pietro Manni ha conchiuso e stabilito con il Sig. Ceroni il presente contratto di cottimo 36colli patti qui appresso specificati…”. Una pagina in-4. C.






A questo punto non ci resta che conoscere il pittore Jean Hippolyte Flandrin
Simon-Pietro, alla sinistra di Gesù, gli fa segno e gli dice: " domanda quale è
Confrontando l'Affresco con il "santino" si può notare come vi siano molte
santini che collezioniamo.
Centre National de Documentation Pédagogique nella sezione :
CNDP / Musee national de l'Education - Mnemosyne
Tipo di documento | : | Stampa | |
Author (s) | : | Ceroni (Luigi) / Sassoferrato | |
Titolo | : | Un'immagine religiosa. Sancte Joseph! Tui client, è rogamus ut Jesu Mariae e la nostra commendare digneris. | |
Publisher (s) | : | Meniolle (V.) Modifica. | |
Raccolta | : | GRATIS | |
Posto | : | Parigi | |
Indirizzo Editor | : | 7 rue de Sèvres | |
Stampante | : | Ch Chardon maggiore Imp. | |
Indirizzo stampante | : | Parigi | |
Anno | : | 1870 (a) | |
Quarta edizione | : | GRATIS | |
Fig. | : | n. & Bl. | |
Presentazione | : | Foglio | |
Dimensione | : | Altezza: 7,8 cm Larghezza: 11,9 centimetri | |
Note tecniche | : | Incisione in bianco e nero. Tracce di colla sulla parte anteriore e posteriore del quadro. | |
ISBN | : | GRATIS | |
Note | : | L'incisione mostra san Giuseppe e Maria con il bambino al centro. Sotto la tr. c. "Sassoferrato Pinxt -. L. Ceroni scolpire" ... "uno più antico V. Meniolle, Edit 7, rue de Sèvres, Parigi" e "Imp Ch Chardon a Parigi" stampata sulla cartuccia inferiore "Sancte Joseph! tui client, è rogamus ut Jesu Mariae e la nostra digneris commendare. " Incontri dopo la dichiarazione edizione. |
tipo di documento | : | Stampa | |
Author (s) | : | Van Eyck (Jan) / Ceroni (Luigi) | |
Titolo | : | Un'immagine religiosa. Mater divinae gratiae. | |
Publisher (s) | : | Meniollle (V.) Modifica. | |
Raccolta | : | GRATIS | |
Posto | : | Parigi | |
Indirizzo Editor | : | 7, rue de Sèvres | |
Stampante | : | Ch Chardon Ainé imp. | |
Indirizzo stampante | : | Parigi | |
Anno | : | 1870 (a) | |
Quarta edizione | : | GRATIS | |
Fig. | : | n. & Bl. | |
Presentazione | : | Foglio | |
Dimensione | : | Larghezza: 9,9 cm Altezza: 14,3 centimetri | |
Note tecniche | : | Incisione in bianco e nero (soft dimensioni). Posto in basso a sinistra. | |
Note | : | Incisione dal titolo "Mater divinae gratiae", che rappresenta una Madonna con il Bambino. "Below the tr. C." J. Van Eyck Pinxt - V. Meniolle Modifica. 7, rue de Sèvres, Parigi, L. Ceroni scolpire. "In fondo l'immagine, parole stampate" Il dipinto originale è in vendita a beneficio della Chiesa di San Giuseppe dei tedeschi a Parigi "e" Imp. Ch Chardon maggiore tre Parigi ". Risalente al catalogo BNF. |
Continuando le ricerche entrando nel sito:
BIBLIOTECA PANIZZI
Via Farini, 3 - 42121 Reggio Emilia
troviamo ben 12 incisioni di Luigi Ceroni di cui 4 stampate dalla casa editrice V. Meniolle
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Inventore: | EYCK, Jean van (1385 ca. - 1441) |
Edit. / Stamp.: | CHARDON, Ch. ainé (op. dal 1853 al 1906 ca.) |
Edit. / Stamp.: | MENIOLLE, V. (op. a Parigi nel sec. XIX) |
Titolo: | MATER DIVINAE GRATIAE |
/ J. Van Eyck pinx.t ; L. Ceroni sculp.t. | |
Descrizione: | Paris : V. MENIOLLE Edit. 7 rue de Sèvres, [18..] (Paris : Imp. Ch. Chardon ainé). - Bul. e acqf. ; 84x54, 246x190 mm |
Note: | Sotto: "La Peinture originale est en vente au profit de l'Eglise de S.t Joseph des Allemands, à Paris". |
Note: | Tirata su carta cina di 152x95 mm. |
Note: | Sotto al titolo: "2". Da serie non identif. come anche il n. inv. 32284. |
Numero frame: | 13879 |
Supporto: | Carta non vergata |
Filigrana: | s.f. |
Stato: | Buono, ma inizio di foxing |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Inventore: | VANNUCCI, Pietro (1446 - 1523) |
Edit. / Stamp.: | CHARDON, Ch. ainé (op. dal 1853 al 1906 ca.) |
Edit. / Stamp.: | MENIOLLE, V. (op. a Parigi nel sec. XIX) |
Titolo: | MATER PURISSIMA |
/ Perugino pinx.t ; L. Ceroni sc. | |
Descrizione: | Paris : V. MENIOLLE Edit. 7 rue de Sèvres, [18..] (Paris : Imp. Ch. Chardon ainé). - Bul. e acqf. ; 66x49, 158x108 mm |
Note: | Sotto: "Association de S.t Luc pour la Propagation des bonnes Images religeuses (Propriété)". |
Note: | Tirata su carta cina di 140x89 mm. |
Note: | Sotto al titolo: "6". Da serie non identif. come anche il n. inv. 32283. |
Numero frame: | 13880 |
Supporto: | Carta non vergata |
Filigrana: | s.f. |
Stato: | Buono, ma foxing diffuso |
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Incisore (Dx) |
Nacque a Roma nel 1815. Le notizie intorno alla sua vita sono scarse, molto probabilmente si è formato all'ospizio apostolico di S. Michele. Qui ebbe modo di frequentare la scuola di incisione, stringendo particolare amicizia con L.Q. Lelli, P. Mancion, F. Floridi e L. Calamatta,conobbe anche l'incisore Paolo Mercuri e Tommaso Aloysio Juvara, fino al 1857; era abbastanza noto tra gli incisori romani, e lavorava sia con il sistema a mezza macchia, proprio dei maestri del XVI secolo, sia con quello a bulino finito.
In questo primo periodo romano si dedicò particolarmente alle riproduzioni di famose opere pittoriche (del Beato Angelico, di Piero della Francesca, di Raffaello, di Guido Reni e di altri), nonché a ritratti di eminenti personaggi. Nel 1857 si recò a Parigi, dove studiò le opere di M. Raimondi e si specializzò nelle riproduzioni di ritratti di personaggi della corte, delle scienze, della chiesa.
Sempre a Parigi incise quaranta smalti del Petitot con personaggi storici e donne celebri, pubblicati da Blaisot nel 1862 (Les émaux de Petitot du Musée du Louvre ...). A questa serie aggiunse più tardi altri sei ritratti medaglioni rappresentanti Les amours de Louis XV.
Nel 1869 fece domanda di ammissione all'Esposizione romana del 1871, che era allora in via di allestimento, presentando un Sacrificio di Abramo da Raffaello, come risulta dai documenti di archivio del ministero del Commercio e Lavori Pubblici (Roma, Archivio di Stato, busta 664, fasc. 6): in essi è conservata anche una lettera del C. al cardinale Giuseppe Berardi, proministro del Commercio e Lavori Pubblici, con la quale l'incisore faceva richiesta di presentare anche il Ritratto del cardinale De Bonnechose.
Sulla lettera stessa una nota del 7 apr. 1870 approva l'ammissione dell'incisione del Ceroni.
Sul finire del 1870 il C. incise il ritratto di Pio IX in manto papale, da un disegno del pittore Imlé (di cui ho parlato nel post "la maison de la bonne presse") . Tornato a Roma, dopo quattordici anni di dimora a Parigi, eseguì il ritratto di Vittorio Emanuele II a figura intera.
In questo primo periodo romano si dedicò particolarmente alle riproduzioni di famose opere pittoriche (del Beato Angelico, di Piero della Francesca, di Raffaello, di Guido Reni e di altri), nonché a ritratti di eminenti personaggi. Nel 1857 si recò a Parigi, dove studiò le opere di M. Raimondi e si specializzò nelle riproduzioni di ritratti di personaggi della corte, delle scienze, della chiesa.
Sempre a Parigi incise quaranta smalti del Petitot con personaggi storici e donne celebri, pubblicati da Blaisot nel 1862 (Les émaux de Petitot du Musée du Louvre ...). A questa serie aggiunse più tardi altri sei ritratti medaglioni rappresentanti Les amours de Louis XV.
Nel 1869 fece domanda di ammissione all'Esposizione romana del 1871, che era allora in via di allestimento, presentando un Sacrificio di Abramo da Raffaello, come risulta dai documenti di archivio del ministero del Commercio e Lavori Pubblici (Roma, Archivio di Stato, busta 664, fasc. 6): in essi è conservata anche una lettera del C. al cardinale Giuseppe Berardi, proministro del Commercio e Lavori Pubblici, con la quale l'incisore faceva richiesta di presentare anche il Ritratto del cardinale De Bonnechose.
Sulla lettera stessa una nota del 7 apr. 1870 approva l'ammissione dell'incisione del Ceroni.
Sul finire del 1870 il C. incise il ritratto di Pio IX in manto papale, da un disegno del pittore Imlé (di cui ho parlato nel post "la maison de la bonne presse") . Tornato a Roma, dopo quattordici anni di dimora a Parigi, eseguì il ritratto di Vittorio Emanuele II a figura intera.
Ormai il suo nome era noto, e la sua abilità di acquafortista era assai apprezzata; fu allora che la Calcografia nazionale gli offrì di continuare il rame della Disputa del Sacramento, da Raffaello, che era stato iniziato dal Calamatta, e lasciato incompiuto.
Il lavoro, molto impegnativo per il C., anche per la fama di colui che lo aveva preceduto, riuscì perfettamente, e fu molto elogiato.
Il direttore dell'Accademia di Francia a Roma, Cabat, elogiò l'opera e l'incisore francese Henriquel scrisse al C. per congratularsi con lui; lo stesso Henriquel aveva auspicato, tredici anni prima, quando l'opera era rimasta incompiuta, che fosse data al C., come anche la cattedra di incisione a Milano, che era stata del Calamatta.
Ma il compimento dell'opera suscitò anche polemiche, e fu richiesto che sull'incisione comparisse anche il nome del Calamatta, come coautore.
Dopo varie vicende il C. ebbe partita vinta, e la commissione artistica della Calcografia gli riconobbe la piena attribuzione dell'opera, e gli commissionò anche il rame della Scuola d'Atene, iniziato dal Mercuri, ma lasciato incompiuto nel 1877.
Entrambi i rami della Disputa e della Scuola d'Atene sono conservati nella Calcografia nazionale. Il C. morì a Roma nel 1894.
Il lavoro, molto impegnativo per il C., anche per la fama di colui che lo aveva preceduto, riuscì perfettamente, e fu molto elogiato.
Il direttore dell'Accademia di Francia a Roma, Cabat, elogiò l'opera e l'incisore francese Henriquel scrisse al C. per congratularsi con lui; lo stesso Henriquel aveva auspicato, tredici anni prima, quando l'opera era rimasta incompiuta, che fosse data al C., come anche la cattedra di incisione a Milano, che era stata del Calamatta.
Ma il compimento dell'opera suscitò anche polemiche, e fu richiesto che sull'incisione comparisse anche il nome del Calamatta, come coautore.
Dopo varie vicende il C. ebbe partita vinta, e la commissione artistica della Calcografia gli riconobbe la piena attribuzione dell'opera, e gli commissionò anche il rame della Scuola d'Atene, iniziato dal Mercuri, ma lasciato incompiuto nel 1877.
Entrambi i rami della Disputa e della Scuola d'Atene sono conservati nella Calcografia nazionale. Il C. morì a Roma nel 1894.
Delle opere non menzionate del C. appartengono al primo periodo romano, fino al 1856, incisioni a mezza macchia: su foglio centinato l'Adorazione dei pastori, dall'affresco di Baldassarre Croce in una cappella al pianterreno del pal. del Quirinale in Roma; Crocifissione, dall'Angelico nel convento di S. Marco a Firenze; Madonna con Bambino coronata dagli angeli con il Padre Eterno; piccola Madonna con Bambino, da un quadro appartenente a s. Vincenzo Pallotti; S. Giovanni Evangelista scrivente; S.Giorgio; lo scultore B. Giacomo da Città di Castello; lo scultore G. Chialli; il Cardinale Bembo; Federico da Montefeltro e Battista Sforza, da Piero della Francesca; Baldassarre Castiglione, da Raffaello; ritratto del principe Tommaso Corsini, da un disegno del Marionecci tratto dal busto in marmo di Pietro Tenerani, a palazzo Corsini in Roma; grande incisione della Galatea, dall'affresco di Raffaello alla Farnesina.
Allo stesso periodo appartengono le seguenti opere a bulino finito:
ritratto del giureconsulto romanoFilippo M. Benozzi; ritratto di Gaetano Moroni (1844); ritratto di Gregorio Moroni (1845)figlio di Gaetano; Ecce Homo (1855),dal quadro di Guido Reni a palazzo Corsini.
ritratto del giureconsulto romanoFilippo M. Benozzi; ritratto di Gaetano Moroni (1844); ritratto di Gregorio Moroni (1845)figlio di Gaetano; Ecce Homo (1855),dal quadro di Guido Reni a palazzo Corsini.
Durante il soggiorno parigino il C. eseguì: il Cuore di Maria; S. Rufina; tre ritratti di Pio IX (oltre alla riproduzione del disegno di Imlé); ritratto di Napoleone III; ritratti di Bossuet, Pascal, M.me de Sévigné; due soggetti da Les Martyrs di Chateaubriand; ritratti di Elisabetta Seton, M.me de Vintimille, del Generale de la Marinière, del fisico Emilio Verdet, dell'AbateBobet curato di Ivetot; copia della Fornarina di Raffaello; ritratto di Maria Leszcynska, moglie di Luigi XV; ritratti di M.me de Sirmione, del Vescovo di Rouen, del Padre Lacordaire.
A Roma dopo il 1870 vennero eseguiti i ritratti di Giacomina Pascal, di Ernesta Serra, di Antonio Rosmini.
Fonti e Bibl.: F. Cerroti, Il cavalier L. C. lavora a Parigi, in Il Buonarroti, V(1870), pp. 33 ss.; Id.,Alcune altre parole intorno al cav. L. C. …,Roma 1884; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p. 297; L. Servolini, Diz. ill. degli incisori ital., Milano 1955, p. 192.
(fonte enciclopedia TRECCANI)
Interessante carteggio costituito da una lettera e due documenti del celebre incisore romano.
Luigi Ceroni (Roma 1815 - ivi 1894) a Giuseppe Manni
Dopo un periodo a Parigi(1857-1870) fece ritorno a Roma eseguendo il ritratto di Vittorio Emanuele II a figura intera.
Lettera autografa firmata datata Casa li 24 settembre 1846.
Una pagina in-4.Indirizzo autografo alla quarta a Giuseppe Manni
Una pagina in-4.Indirizzo autografo alla quarta a Giuseppe Manni
Ricevuta autografa firmata in data 16 Novembre 1845 nella quale dichiara diaver ricevuto da Manni“la somma di Scudi Dieci per le mani del Sig. Giuseppe Gobetti li quali sono il saldo delli scudi Diciotto prezzo convenuto per l’incisione del ritratto del Cav. Pietro Manni…”. Su pagina in-4.
tratto dal sito http://www.limantiqua.eu
Lim Antiqua
Piazza San Francesco, 17
55100 Lucca
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) attr. |
Titolo: | [Ritratto del card. Bonnechose]. |
Descrizione: | [S.l. : s.n., 18..]. - Bul. e acqf. ; 285x218, 480x355 mm |
Note: | Esempl. av. lett.; l'attr. è sotto a mat., in francese: "Card. Bonnechose. Ceroni sculp. avant la lettre". Il Bonnechose diventò cardinale nel 1863. |
Note: | Tirata su carta di Cina color ghiaccio di 436x307 mm. |
Numero frame: | 12792 |
Supporto: | Carta Cina su cartoncino non vergato |
Filigrana: | s.f. |
Stato: | Discreto: polvere, strappi ai marg. e inizio di foxing |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Titolo: | ERNESTA SERRA |
/ L. Ceroni inc. | |
Descrizione: | [Roma? : s.n., post 1883]. - Bul., acqf. e mpu. ; 241x184, 397x291 mm |
Note: | Sotto, testo di 7 righe: "NACQUE IN CORFU' DA GIUSEPPE BOCCARDO ... MORI' IL ... 1883 ... FRA LE BRACCIA DELL'UNICO FIGLIO ... IL QUALE CON QUESTA INCISIONE VOLLE SALVARE DALL'OBLIO LA VENERATA EFFIGIE DI TANTA MADRE". |
Note: | Particolari a punti eseguiti con rotelle; tirata su carta cina di 384x270 mm. |
Numero frame: | 13886 |
Supporto: | Carta Cina su carta non vergata |
Filigrana: | s.f. |
Stato: | Buono, ma strappi ai bordi rest. sul retro |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Inventore: | CAPALTI, Alessandro (Roma, 1809 - 1868) collab. |
Disegnatore: | VALERI, Silvestro (1814 - 1902) |
Titolo: | GIUSEPPE CHIALLI SCULTORE |
/ Cav. Capalti dip. ; Prof. Valeri dis. ; L. Ceroni inc. | |
Descrizione: | [S.l. : s.n., 18..]. - Mpu. ; non riq., 190x160 ca., 262x194 mm |
Note: | Sotto: "All'Eminentissimo Principe IL SIG.R CARDINALE GIUSEPPE MEZZOFANTI ... Fortunato Chialli in attestato d'ossequio D. D. D.". |
Note: | Sistematico uso di rotelle; capelli e barba alla psc. |
Note: | Tirata su carta cina coincidente con la battuta del rame. |
Numero frame: | 13884 |
Supporto: | Carta Cina su carta non vergata |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Inventore: | SANZIO, Raffaello (1483 - 1520) |
Titolo: | GIUSTIZIA |
/ MAF [monogr.] ; Raffaele Sanzio inv. ; Luigi Ceroni inc. | |
Descrizione: | [Roma? : s.n., 18..]. - Bul. ; 216x107, 268x142 mm |
Note: | Copia da Marcantonio Raimondi, come anche il n. inv. 32292. |
Note: | Tirata su carta cina coincidente con la battuta del rame. |
Numero frame: | 13887 |
Supporto: | Carta Cina su carta non vergata |
Filigrana: | c.f. mutila: "P. [M.] FABR[IANO]" |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Inventore: | VOLPATO, M. (sec. XIX) |
Disegnatore: | GAGLIARDI, Pietro (1809 - 1890) |
Titolo: | KAWASS HARNAUT |
/ M. Volpato ; P. Gagliardi dis. ; L Ceroni inc. | |
Descrizione: | [S.l. : s.n., 18..]. - Bul. e acqf. ; 209x124, 273x167 mm |
Note: | Il titolo è solo abbozzato. Sotto a dx., in parte mutila, la dedica a penna: "All'Illustrissimo Signor Ca[valiere] Gaetano Moroni Luigi Ceroni in segno di [...]". |
Note: | Tirata su carta cina coincidente con la battuta del rame. |
Numero frame: | 13882 |
Supporto: | Carta Cina su carta non vergata |
Filigrana: | s.f. |
Stato: | Buono |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Inventore: | EYCK, Jean van (1385 ca. - 1441) |
Edit. / Stamp.: | CHARDON, Ch. ainé (op. dal 1853 al 1906 ca.) |
Edit. / Stamp.: | MENIOLLE, V. (op. a Parigi nel sec. XIX) |
Titolo: | MATER DIVINAE GRATIAE |
/ J. Van Eyck pinx.t ; L. Ceroni sculp.t. | |
Descrizione: | Paris : V. MENIOLLE Edit. 7 rue de Sèvres, [18..] (Paris : Imp. Ch. Chardon ainé). - Bul. e acqf. ; 84x54, 246x190 mm |
Note: | Sotto: "La Peinture originale est en vente au profit de l'Eglise de S.t Joseph des Allemands, à Paris". |
Note: | Tirata su carta cina di 152x95 mm. |
Note: | Sotto al titolo: "2". Da serie non identif. come anche il n. inv. 32284. |
Numero frame: | 13879 |
Supporto: | Carta non vergata |
Filigrana: | s.f. |
Stato: | Buono, ma inizio di foxing |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Inventore: | VANNUCCI, Pietro (1446 - 1523) |
Edit. / Stamp.: | CHARDON, Ch. ainé (op. dal 1853 al 1906 ca.) |
Edit. / Stamp.: | MENIOLLE, V. (op. a Parigi nel sec. XIX) |
Titolo: | MATER PURISSIMA |
/ Perugino pinx.t ; L. Ceroni sc. | |
Descrizione: | Paris : V. MENIOLLE Edit. 7 rue de Sèvres, [18..] (Paris : Imp. Ch. Chardon ainé). - Bul. e acqf. ; 66x49, 158x108 mm |
Note: | Sotto: "Association de S.t Luc pour la Propagation des bonnes Images religeuses (Propriété)". |
Note: | Tirata su carta cina di 140x89 mm. |
Note: | Sotto al titolo: "6". Da serie non identif. come anche il n. inv. 32283. |
Numero frame: | 13880 |
Supporto: | Carta non vergata |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Inventore: | IMLE', Henry Joseph (1822 - ?) |
Edit. / Stamp.: | CHARDON, F. ainé (op. a Parigi nel sec. XIX) |
Edit. / Stamp.: | SCHULGEN, August W.m (op. a Parigi e a Düsseldorf nel sec. XIX) |
Titolo: | Pius PP. IX |
/ H. Imlé del ; L. Ceroni sc. | |
Descrizione: | Paris : A. W. SCHULGEN Edit. 25 rue S.t Sulpice, [18..] (Paris : Imp. F. Chardon ainé 30 r. Hautefeuille). - Acqf. e bul. ; 88x57, smg., foglio 142x102 mm |
Note: | Il tit. è fac-simile della firma. |
Note: | Sul retro, due preghiere in italiano: "OREMUS CONTRA PERSECUTORES ECCLESIAE" e: "PRO PAPA". |
Note: | Cfr. SERVOLINI, 1955, p. 192. |
Numero frame: | 13881 |
Supporto: | Carta non vergata |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Titolo: | [Ritratto di madame de Miramion]. |
Descrizione: | [S.l. : s.n., 18..]. - Bul. ; ovale riq., 122x79, 199x150 mm |
Note: | Sotto a matita: "Madame de Miramion mort a Paris dans l'an 1696. Ceroni sculp. avant la lettre". |
Numero frame: | 13883 |
Supporto: | Cartoncino |
Filigrana: | - |
Stato: | Ottimo |
Incisore: | CERONI, Luigi (Roma, 1815 - Parigi, 1894) |
Inventore: | SANZIO, Raffaello (1483 - 1520) |
Titolo: | TEMPERANZA |
/ MAF [monogr.] ; Raffaele Sanzio inv. ; Luigi Ceroni inc. | |
Descrizione: | [Roma? : s.n., 18..]. - Bul. ; 218x108, 269x144 mm |
Note: | Copia da Marcantonio Raimondi, come anche il n. inv. 32291. |
Note: | Tirata su carta cina coincidente con la battuta del rame. |
Numero frame: | 13888 |
Supporto: | Carta Cina su carta non vergata |
Filigrana: | c.f. mutila: "P. [M.] FABR[IANO]" |
autoritratto |
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Pittore (Sx) |
Jean Hippolyte Flandrin (Lione, 23 marzo 1809 – Roma, 21 marzo 1864) è
stato un pittore francese
Eseguì affreschi nell’Abbazia di Saint-Germain-des-Prés e nella chiesa di Saint-
Vincent-de-Paul a Parigi. Membro nel 1853 dell’Académie des beaux-arts,
nel 1863 si trasferì in Italia, morendovi l’anno dopo di vaiolo.
Anche due suoi fratelli, Auguste (1804-1842), e Paul Jean (1811-1902) furono
pittori.
Nel giudizio dell’epoca, si vide in Flandrin un seguace spiritualista di Ingres,
colui che trasformò l’ideale pagano del Maestro in ideale cristiano: «più
preoccupato dell’idealizzazione del pensiero che dell’idealizzazione della forma,
più innamorato del senso che della lettera, più preso dal sentimento psicologico
che dal senso materiale, diede a vaghe ispirazioni mistiche un’anima cristiana,
la cui legge estetica si trova nei più profondi e segreti abissi della loro fede».
Jeune homme nu assis sur le bord de la mer (Giovane in riva al mare), Louvre, Parigi |
L'affresco che vediamo in alto dipinto da Flandrin 1839-41 si trova nella chiesa
di San Severino (in francese église Saint-Séverin) nella cappella dedicata
a San Giovanni è una chiesa gotica di Parigi, situata nel Quartiere latino,
sulla Rive gauche (5. arrondissement).
di San Severino (in francese église Saint-Séverin) nella cappella dedicata
a San Giovanni è una chiesa gotica di Parigi, situata nel Quartiere latino,
sulla Rive gauche (5. arrondissement).
Nella Cena, Flandrin mette in scena l'atteggiamento di Giovanni che troviamo
nella bibbia capitolo 13, 23-30 all'epoca della rivelazione del tradimento di
Giuda, uno dei Dodici Apostoli, durante l'ultimo pasto.
Uno dei suoi discepoli, quello che Gesù amava, (identificato per la tradizione
all'autore del vangelo ed a Giovanni, figlio di Zébédée, si trovava a tavola , alla
destra di Gesù.
quello di cui parla. "
Questo, chinandosi allora verso il petto di Gesù, egli,: " Signore, questo chi è?
" È quello a cui darò il boccone che vado ad immergere"
Lo dà a Giuda. Dopo il boccone, allora Satana entrò in lui.
Gesù gli dice dunque: " ciò che fai, fallo rapidamente"
Subito il boccone preso, uscì; faceva notte.
Per intensificare il dramma, la sedia di Giuda è al centro del registro inferiore. È
vuota, perché il traditore è già in piedi, di profilo, alla destra del quadro, in
tento ad uscire (notare che tale raffigurazione è presente in maniera più
eloquente sul santino).
similitudini anche se apparentemente diversi, vedi ad esempio lo sgabello in
primo piano, con drappo rosso abbandonato da Giuda.
Il "santino" però risulta più fedele alle scritture infatti Simone pietro è chinato
verso il petto di Gesù.
Ovviamente non è dato sapere, poichè non vi sono notizie, quali erano i rapporti
fra i due artisti e l'editore, sicuramente di amicizia e profonda stima
comunque fu un sodalizio a tre ma soprattutto tra il Ceroni e Meniolle che portò
alla produzione, di molte immagini religiose che oggi grazie anche a persone
come "Monsieur Peloui" possiamo continuare ad apprezzare ed
ammirare.
Spero come sempre di avervi dato l'opportunità di conoscere meglio i
santini che collezioniamo.
Giovanni Battista Bondesan
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