Il "santino" che vi propongo oggi della mia personale collezione è una incisione misure 8,8 x 14 raffigurante la "Madonna della Salute"databile intorno la metà del XIX secolo.
Come si legge nella parte bassa della cornice questa "Madonna" viene venerata nella Chiesa di S. Maria Maddalena in Roma dei PP.Ministri degli Infermi.
La Chiesa di Santa Maria Maddalena in Roma si trova nel rione Colonna e si affaccia sulla piazza omonima.
Nel 1586 venne affidata a Camillo de Lellis(1550 - 1614 proclamato santo da Papa Benedetto XIV nel 1746) che ne fece la sede dell'ordine dei Camilliani.
Autore e incisore fu Luigi Quattrocchi incisore e acquafortista che operò intorno la metà del XIX secolo, nel catalogo degli incisori della biblioteca Panizzi, sono presenti due opere;
Incisore: | QUATTROCCHI, Luigi (op. alla metà del sec. XIX) |
Edit. / Stamp.: | ROSI Litografia (op. a Roma nel sec. XIX) |
Titolo: | [Donna in trono con cornucopia tra un genio alato e due putti] L'ETONOMIA [!] PUBBLICA |
/ Luigi Quattrocchi inv.ò e lit.ò. | |
Descrizione: | [Roma] : Lit. Rosi, [18..]. - Lit. ; 163x118, foglio 206x135 mm |
Note: | Tirata su carta cina di 178x135 mm. |
Numero frame: | 28106 |
Supporto: | Carta Cina su carta non vergata |
Filigrana: | s.f. |
Stato: | Buono, ma fori di tarlo |
Incisore: | QUATTROCCHI, Luigi (op. alla metà del sec. XIX) |
Titolo: | [Gesù Bambino] DESCENDI DE COELO NON VT FACIAM VOLVNTATEM MEAM... |
/ Luigi Quattrocchi inc. 1855. | |
Data: | 1855 |
Descrizione: | [S.l. : s.n., 1855 ca.]. - Acqf. e bul. ; ovale 188x173, 210x180 mm |
Note: | E' copia nello stesso verso da GANDOLFI, Mauro; cfr. il nostro inv. n. 32496. |
Numero frame: | 26959 |
Supporto: | Carta non vergata |
Filigrana: | s.f. |
Stato: | Buono: macchia all'angolo sup. sin., sgualciture |
A chi si è ispirato l'incisore italiano Luigi Quattrocchi per la sua Madonna?
Nella foto in alto a destra il quadro che viene venerato nella Chiesa di Roma.
L'Icona della “Madonna della Salute”
che si venera dal 26 maggio 1616 nella Chiesa di S. Maria Maddalena in Roma, sede della Curia Generalizia dei Camilliani.
Autori teologi segnalano che la ”Stella” sulla spalla destra
della Madonna è prerogativa delle Immagini
venerate sotto questo “Titolo”.
Nel 1690 era ben conosciuta nell’Ordine Camilliano,
perché stando a più di un “antico autore Camilliano”
«Ne furono fatte copie ed inviate a varie case dell’Ordine,
in particolare a Sessa. A Gaeta la chiesa in
costruzione fu dedicata alla Madonna della Sanità; e
così a Milano. Due copie, eseguite da buoni pennelli,
furono portate in Spagna dai cardinali Gaspare Borgia e
Bernardo Sandoval.», così lo storico camilliano P. Sannazzaro. A Bucchianico arrivò tardi stando agli inventari della Comunità di Bucchianico dei primi anni del 1700 che non la menzionano affatto
che si venera dal 26 maggio 1616 nella Chiesa di S. Maria Maddalena in Roma, sede della Curia Generalizia dei Camilliani.
Autori teologi segnalano che la ”Stella” sulla spalla destra
della Madonna è prerogativa delle Immagini
venerate sotto questo “Titolo”.
Nel 1690 era ben conosciuta nell’Ordine Camilliano,
perché stando a più di un “antico autore Camilliano”
«Ne furono fatte copie ed inviate a varie case dell’Ordine,
in particolare a Sessa. A Gaeta la chiesa in
costruzione fu dedicata alla Madonna della Sanità; e
così a Milano. Due copie, eseguite da buoni pennelli,
furono portate in Spagna dai cardinali Gaspare Borgia e
Bernardo Sandoval.», così lo storico camilliano P. Sannazzaro. A Bucchianico arrivò tardi stando agli inventari della Comunità di Bucchianico dei primi anni del 1700 che non la menzionano affatto
In questo secondo confronto la madonna che si venera nel santuario di San Camillo a Milano
Nel terzo raffronto abbiamo la madonna venerata nel santuario di San Giuseppe a Torino
Confrontiamo ora i visi delle tre Madonne con quello della Madonna di Quattrocchi
Come possiamo constatare da questi confronti le somiglianze sono evidenti ed è altresì evidente che il Quattrocchi vi si è ovviamente ispirato.
In molti casi gli incisori riproducevano opere di grandi artisti, mentre questa è la conferma che alcuni di loro erano anche ottimi autori.
L'incisore Quattrocchi, anche se si è lasciato ispirare, ha impresso la sua impronta, creando così un opera unica, che ancora oggi possiamo ammirare e non su un quadro o un su un foglio 1 metro X 1 metro ma su un "rettangolino di carta".
Come sempre mi auguro di avervi dato notizie interessanti.
Giovanni Battista Bondesan
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