Ludovico Lopez proprietario della ditta omonima nasce come ebanista aprendo una sua attività di ebanisteria e piccola ferramenta nel centro storico di Bari in Strada Palazzo di città n°62 siamo intorno alla metà del 1800.
Nel 1861 convertì la sua attività in un negozio di arredi sacri, non è dato sapere il perchè del cambiamento, ma si suppone che avendo lavorato fornendo manufatti per le chiese, ed essendo una persona molto religiosa, sentì il bisogno di dover cambiare attivita probabilmente in quel momento più remunerativa per lui e la sua famiglia.
Sposatosi con una certa Angela Rosa Cassano che diede alla luce dal 1863 al 1871 cinque figli.
Angelina che fu suora nata nel 1868 Giuseppe che fu cappellano delle carceri Emanuella morta nel 1945 ed infine Michele nato 1/11/1863 morto il 25/3/1945 e Luigi nato 6/11/1871 morto 22/12/1946.
L'attività cresce e si sviluppa tanto che nel 1890 nasce la fototipisteria in via Putignani 78 condotta dal figlio Michele .
Michele Lopez, si può ipotizzare che si impratichì nella stampa fotografica, per evadere commesse e ordini tramite il negozio di arredi sacri del padre, che nel frattempo si era spostato in Piazza Mercantile 36.
Michele si specializza nella fototipia e dopo i primi anni di rodaggio, la sua attività editoriale decolla intorno al 1896 poichè la prima stampa a noi pervenuta risulta quella celebrativa dell'abiura della principessa Elena di Montenegro.
Nel contempo oltre a girare per l'Italia in compagnia della sua macchina fotografica, fissando su carta luoghi caratteristici dall'Abruzzo alla Calabria alla terra di Bari la sua stamperia si dedicava alla stampa delle immagini sacre e quindi di santini che gli venivano commissionati oltre che dal fratello Luigi anche da altri.
Alla morte del Padre Ludovico avvenuta il 19 gennaio del 1922 ,la sorella Angelina suora carmelitana di clausura e il fratello Giuseppe sacerdote ebdomadario della cattedrale di Bari, con atto notarile cedono la loro quota parte ai fratelli Michele Emanuella e Luigi.
Il 30 marzo 1927 sempre con atto notarile, la fototipisteria viene ceduta definitivamente a Michele.
Mentre Luigi ed Emanuella rimangono Proprietari del negozio di Arredi Sacri.
Quindi possiamo ipotizzare alla luce di queste date che:
le immaginette con la scritta sul verso del santino "Ditta Ludovico Lopez" vengono prodotte e stampate dalla fototipisteria di Michele Lopez sino al 1927.
Qui in foto un santino di quel periodo:
Nel 1861 convertì la sua attività in un negozio di arredi sacri, non è dato sapere il perchè del cambiamento, ma si suppone che avendo lavorato fornendo manufatti per le chiese, ed essendo una persona molto religiosa, sentì il bisogno di dover cambiare attivita probabilmente in quel momento più remunerativa per lui e la sua famiglia.
Sposatosi con una certa Angela Rosa Cassano che diede alla luce dal 1863 al 1871 cinque figli.
Angelina che fu suora nata nel 1868 Giuseppe che fu cappellano delle carceri Emanuella morta nel 1945 ed infine Michele nato 1/11/1863 morto il 25/3/1945 e Luigi nato 6/11/1871 morto 22/12/1946.
L'attività cresce e si sviluppa tanto che nel 1890 nasce la fototipisteria in via Putignani 78 condotta dal figlio Michele .
Michele Lopez, si può ipotizzare che si impratichì nella stampa fotografica, per evadere commesse e ordini tramite il negozio di arredi sacri del padre, che nel frattempo si era spostato in Piazza Mercantile 36.
Michele si specializza nella fototipia e dopo i primi anni di rodaggio, la sua attività editoriale decolla intorno al 1896 poichè la prima stampa a noi pervenuta risulta quella celebrativa dell'abiura della principessa Elena di Montenegro.
Nel contempo oltre a girare per l'Italia in compagnia della sua macchina fotografica, fissando su carta luoghi caratteristici dall'Abruzzo alla Calabria alla terra di Bari la sua stamperia si dedicava alla stampa delle immagini sacre e quindi di santini che gli venivano commissionati oltre che dal fratello Luigi anche da altri.
Alla morte del Padre Ludovico avvenuta il 19 gennaio del 1922 ,la sorella Angelina suora carmelitana di clausura e il fratello Giuseppe sacerdote ebdomadario della cattedrale di Bari, con atto notarile cedono la loro quota parte ai fratelli Michele Emanuella e Luigi.
Il 30 marzo 1927 sempre con atto notarile, la fototipisteria viene ceduta definitivamente a Michele.
Mentre Luigi ed Emanuella rimangono Proprietari del negozio di Arredi Sacri.
Quindi possiamo ipotizzare alla luce di queste date che:
le immaginette con la scritta sul verso del santino "Ditta Ludovico Lopez" vengono prodotte e stampate dalla fototipisteria di Michele Lopez sino al 1927.
Qui in foto un santino di quel periodo:
Nel 1928 la Ditta Lopez avvia un ulteriore trasformazione morto il fondatore Ludovico nel 1922 sino al 1927 l'attività rimane nelle mani di Luigi mentre la fototipisteria vive ormai di vita propria anche se legata all'Azienda di famiglia per la stampa dei santini come detto commissionati dal fratello Luigi.
Subentra in questa attività poichè non vi erano eredi come socio il giovanissimo(23 anni) fino ad allora collaboratore Vincenzo Ruggieri e la ditta si trasforma in" Lopez e Ruggieri arredi sacri" come si può notare da questo secondo santino:
come si può notare vi è anche un numero di serie |
L'attività cresce ancora Michele Lopez è un affermato fotografo in quel di Bari e anche l'attività di Luigi con il socio Vincenzo Ruggieri si afferma spostando anche l'attività, rimanendo sempre in Piazza Mercantile ma cambiando numero civico dal 36 al 39 in un locale più grande.
Il 25/3/1945 a 83 anni muore Michele Lopez senza eredi e anche la sua attività si spegne.
Il 22/12/1946 Luigi Lopez ammalato muore lasciando l'intera attività al suo fidato socio Vincenzo se ne ha notizia in una missiva, spedita da Luigi lopez ormai 75enne a Vincenzino (come lo chiama lui) Ruggieri,datata 16 agosto 1946.
fattura delle pompe funebri della ditta "la Floreale" del 22/12/1946 |
Dal 1946 prende definitivamente le redini della Ditta non essendoci eredi Vincenzo Ruggieri.
Ci sono gli anni della ricostruzione dopo la Guerra e Ruggieri porta avanti la sua Attività come avevano fatto i suoi predecessori.
Non essendoci più la fototipisteria di famiglia Lopez,Vincenzo Ruggieri affiderà la produzione di santini ad altre stamperie sino agli inizi degli anni 60.
Smetterà di produrli in proprio comprandoli dalle ditte che ormai col tempo si erano affermate Basevi, Bonella, AR , EGIM.
In foto un santino prodotto dalla ditta intorno agli anni 50 Ruggieri:
santino della ditta Ruggieri degli anni 60 |
Ovviamente la produzione di santini non fu vastissima in quanto non era una attività basilare della ditta ma la particolarità di questi santini monocromo seppia sta nei bellissimi disegni utilizzati che erano del pittore barese Saverio Calò Carducci di cui al momento non ho ulteriori notizie che spero a breve di colmare .
In foto un bellissimo santino monocromo seppia- Lopez Ruggieri- che nel verso in basso riporta oltre il nome della ditta anche il nome dell'autore del disegno come si puo constatare anche dalla firma in calce sul recto del santino in basso a destra.
Vincenzo Ruggieri conosciuto come "il Commendatore" ordine di San Silvestro Papa ,continua la sua florida attività sino al 1985 quando, passa le redini dell'attività al figlio Gianfranco a cui va un sincero augurio per i festeggiamenti dei 150 anni di attività e un sentito grazie per aver reso possibile questo post.
Questa non è solo una storia di santini, ma è storia di gente comune, che grazie alla loro devozione e ai loro sacrifici hanno dato lustro alla città e ai suoi cittadini.
Attualmente la ditta Ruggieri dopo 140 anni da Piazza Mercantile nel centro storico si è spostata nel centro cittadino in Piazza Luigi di Savoia e quest'anno come L'Italia festeggia i 150 anni di attività
Auguri!
Saverio Calò Carducci
Nasce a bari, il 28 giugno del 1869, da una delle più antiche famiglie del Patriziato barese, se ne ha notizia sin dal 1272.
Furono Consoli, (gli attuali Sindaci) della città di Bari sin dal 1508 con tal Francesco Carducci.
Nell’arco di oltre due secoli, a fasi alterne, i Carducci ricoprirono per ben 8 volte l’incarico di Sindaco, l’ultimo nel 1789 con Ignazio Calò Carducci.
Non è dato sapere, quali studi avesse intrapreso in gioventù Saverio Calò Carducci, sicuramente tecnici data la sua propensione verso le arti grafiche , ma è certo che circondato sin dall’infanzia, da opere d’arte, che abbellivano la casa paterna, appartenute per generazioni alla famiglia, si appassiona alla pittura, studiandone gli artisti e le loro tecniche, in maniera autodidatta.
In particolar modo, fu incuriosito e in seguito rapito dall’arte sacra, affinando così con il passare degli anni la sua passione.
Tra il 1890–95 conosce e sposa Angela Marzano da cui avrà 4 figli.
Ricordiamo il figlio Jacopo nato il 23 febbraio 1902.
Nel 1924 consegue il brevetto di pilota di aereo.
Diventato Tenente dell’ Aeronautica, nel 1930 partecipa alla prima trasvolata atlantica, organizzata da Italo Balbo (17 dic. 1930-15 gen. 1931) nel 1933 partecipa alla seconda, con il grado di Capitano (1 lug.1933-12 ago. 1933).
Scompare il 27 Aprile 1939, con tutto il suo equipaggio, in una ricognizione di volo nei cieli di Tobruk (Libia).
Nel 1949, gli fu intitolato l’aeroporto militare di Bari e in seguito il comune, intitola una strada della città vecchia a suo nome, fu anche insignito della Medaglia d’oro al valor aeronautico.
La fine dell’800 e gli inizi del ‘900, furono anni di innovazioni TECNICHE E SCIENTIFICHE a cominciare dal telegrafo (nel1901 prima trasmissione radio transatlantica).
Nel 1889, fu istituito il Ministero delle Poste e Telegrafi, incaricato di dotare il territorio nazionale di una rete capillare di uffici presso i quali fosse possibile inoltrare e ricevere corrispondenza (anche telegrafica), effettuare e ricevere chiamate telefoniche e realizzare operazioni finanziarie e di gestione del risparmio; per un certo periodo, inoltre, gli uffici postali svolsero anche il ruolo di sportello per i nascenti servizi elettrici. Nel 1917 nasce il servizio dei conti correnti postali . Per alcuni anni le Regie Poste disposero anche l'apertura di uffici postali italiani all'estero.
Nel 1900, Saverio Calò Carducci all’ età di 31 anni diventa, Direttore dell’Ufficio Poste e Telegrafi a Bari.
Il Natale del 1908, fu funestato da un tragico avvenimento, il 28 dicembre alle 5:21 del mattino, la citta di Messina fu rasa al suolo, da un fortissimo terremoto.
Le navi da guerra, trasformate ormai in ospedali , caricati i feriti fecero poi la spola con Napoli ed altre città costiere occupandosi anche di trasferire le truppe già concentrate nei porti ed in attesa di destinazione. Cominciò l’afflusso di uomini tra cui i Carabinieri delle legioni di Bari e molteplici reparti dell’esercito. A chi arrivò di notte la città di Messina apparve illuminata dagli incendi che continuarono ad ardere per parecchi giorni.
il Re e la Regina partirono il 29 per Napoli; saliti poi sulla "Vittorio Emanuele", in sosta per caricare a bordo anche materiale sanitario e generi di conforto, raggiunsero la Sicilia nelle prime ore della giornata successiva.
Nel rientrare a Roma, il Re e la Regina, sbarcarono prima a Napoli, per poi dirigersi verso Bari, da dove mantennero i contatti con Messina e Roma con dispacci telegrafici, di cui minute (cioè copie ) sono in possesso della famiglia Carducci .
Saverio Calò Carducci, sin dalla gioventù, si diletta a dipingere per sé e la sua famiglia, ma è appunto la passione per l’arte sacra, a cui si avvicinerà in età più matura e curiosità per le tecniche fotografiche, che lo portano ad incontrare Michele Lopez.
Non è dato sapere, come e quando si conobbero e in quali circostanze (molto probabilmente in età giovanile) ma di fatto, l’amore per l’arte sacra e la fotografia, li fece incontrare.
Tra il 1920 –1925, Saverio Calò Carducci, già 50enne, affinate ormai da lungo tempo le sue tecniche pittoriche, inizia il sodalizio con il fototipista Michele Lopez.
Nella sua intensa attività pittorica, che si sviluppò, lungo l’intero arco della sua esistenza, prediligendo la tecnica ad olio o la grafite senza tralasciare escursioni, anche in altre tecniche.
Diede vita, ad una moltitudine di soggetti religiosi, soprattutto Madonne, che si tradussero, grazie alle tecniche di stampa monocromatica di Michele Lopez, in una quantità notevole, di immaginette sacre (i santini), distribuiti e venduti dal fratello di Michele, Luigi proprietario della ditta di Arredi Sacri omonima.
Questa produzione, rimase per lo più rilegata alla terra di Bari e provincia.
Il sodalizio, di amicizia e di lavoro con Michele Lopez termina alla morte di quest’ultimo avvenuta il 25 marzo del 1945.
A compendio, della sua vita artistica negli anni 50 ormai in età avanzata, dipinse un ritratto di San Nicola per la Chiesa dei Carmelitani di Bari.
Si spense a Bari il 30 Dicembre del 1953 all’età di 83 anni.
Fu una vita intensa e nobile d’animo, quella di Saverio calò Carducci e della sua famiglia, che si intreccia in maniera inequivocabile con la storia della città di Bari e dell’Italia intera, grazie anche alle gesta del figlio Jacopo, alla pioneristica attività di Direttore delle Poste Regie e delle sue “opere pittoriche”, che ancora oggi lasciano stupiti e ammirati, tutti coloro che contemplano quei piccoli “pezzetti di carta”.
CONCLUSIONE
La vita di queste due famiglie, che intrecciano le loro esistenze segnano un epoca andata, piena di difficoltà, i loro sacrifici e la loro devozione, ci permettono oggi di ammirare dei piccoli capolavori che rappresentano lo strumento che lega l’uomo a DIO.
Ovviamente tutti i diritti di questo post sono riservati e sono di proprietà del sottoscritto
Giovanni Battista Bondesan
I trasgressori saranno perseguiti legalmente.
depositatoN. 2011004917 di repertorio