Perché Santi tra le mani

Vi siete mai trovati fra le mani un santino?
Naturalmente non quelli odierni, magari che conservava vs nonna?
Bene voglio farvi riflettere su un punto .
Quel santino è molto più di un "pezzo di carta".
Non rappresenta solo un immagine da coservare .
Immaginate solo per un momento perchè vi ritrovate quel santino, perchè qualcuno lo ha conservato gelosamente !
Perchè magari gli è stato donato da una persona cara, o solo perchè era devoto a quel santo.
*Ma la cosa affascinante è il ritrovare su alcuni di essi scritte in bella o brutta grafia, frasi di preghiera, di augurio, di ricordo o di dedizione o magari solo una firma o una data.
Per lo più a volte sono parole semplici o anche forbite poesie magari in rima . Quindi testimoniano una fede autentica e un epoca che è passata.*(frase del collezionista Mario Tasca)
Per non parlare poi della loro bellezza intrinseca santini fatti a mano, disegnati e colorati da mani leggere e esperte, da artisti per lo più ignoti che hanno creato piccoli capolavori .
In questo mio blog, oltre a presentare la mia collezione che potete visionare nella slide a destra settimanalmente, prenderò in esame un santino o un argomento che mi sta più a cuore cercando di darvi più notizie possibili.
Ovviamente si accettano commenti critiche suggerimenti e approvazioni.
Buona lettura!

FRASI CELEBRI

"Chi è
capace di creare immagini,
come e quando vuole,
non conosce la tristezza
della realtà quotidiana
e può dar libero sfogo
alla magia delle sue allucinazioni"
S.Dalì

Ogni grande opera d'arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro, per l'eternità
Daniel Barenboim

Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima.
George Bernard Shaw
Vivere nel mondo senza diventare consapevoli del suo significato è come aggirarsi in una grande biblioteca senza toccarne i libri.
[Manly P. Hall]
"Il SAPERE rende LIBERI è l'Ignoranza che rende PRIGIONIERI".
Socrate


PREFAZIONE
LA FILICONIOMANIA DI GIOVANNI BATTISTA BONDESAN

E' l'interesse per la cultura in generale, e la forte passione per un prezioso settore storico ed artistico purtroppo trascurato che a partire dal 2002 ha impegnato con fervore singolare Giovanni Battista in una rigorosa, approfondita e puntuale ricerca.
La quale non si è svolta in un ambito ristretto, ma via via si è estesa ai Santuari, alle Chiese, agli Archivi, alle Biblioteche, ecc. ecc. fino alle persone interessate e sensibili, da quelle colte e titolate alle più semplici, depositarie "spesso" di Immaginette devozionali, conservate gelosamente e ordinate per il gusto di collezionare e per il piacere di conservare il ricordo tramandato.
Si tratta a mio avviso di una "mania" encomiabile, che va molto apprezzata e sostenuta per un duplice motivo.
Il primo consiste nel fatto che Bondesan con le sue originali ricerche, sempre rigorosamente documentate, sta arricchendo con nuovi contributi questo significativo settore dimostrando tra l'altro, come l'arte "dei Pezzettini di Carta" non è "Minore" ma esprime con la più alta dignità l'evoluzione della cultura e l'intreccio tra la componente Cattolica Cristiana e l'influenza di impliciti elementi del Classicismo Greco e del Giudaismo sino a cogliere talvolta sottili implicanze con alcune espressioni della cultura Massonica.
Ritengo che siano soprattutto validi i suoi efficaci interventi chiarificatori sui significati della complessa ricca ed insieme misteriosa simbologia ricorrente.
Il secondo motivo, anche da lodare sta nella opportuna e instancabile divulgazione degli esiti via via acquisiti con le sue faticose ricerche e con studi approfonditi sia attraverso il dialogo con tutti coloro che si interessano di queste problematiche sia in occasione dei convegni che nei chiari e frequenti interventi sul Blog.
In conclusione auguro a Giovanni Battista di raccogliere finalmente tutte le soddisfazioni che merita, in quanto giovane studioso e che possa continuare ad arricchire con il suo esemplare entusiasmo.
Professor Vittoriano Caporale
Ordinario in quiescenza di Storia della Pedagogia Università di Bari e già Docente di Storia delle Tradizioni Popolari Università di Taranto sede distaccata di Bari.

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giovedì 29 dicembre 2011

Storia della " Ludovico Lopez Bari" pittore Saverio Calò Carducci

Ludovico Lopez proprietario della ditta omonima nasce come ebanista aprendo una sua attività di ebanisteria e piccola ferramenta nel centro storico di Bari  in Strada Palazzo di città n°62 siamo intorno alla metà del 1800.
Nel 1861 convertì la sua attività in un negozio di arredi sacri, non è dato sapere il perchè del cambiamento, ma si suppone che avendo lavorato fornendo manufatti per le chiese, ed essendo una persona molto religiosa, sentì il bisogno di dover cambiare attivita probabilmente in quel momento più remunerativa per lui e la sua famiglia.
Sposatosi con una certa Angela Rosa Cassano che diede alla luce dal 1863 al 1871  cinque figli.
Angelina che fu suora nata nel 1868 Giuseppe che fu cappellano delle carceri Emanuella morta nel 1945 ed infine Michele nato 1/11/1863 morto il 25/3/1945  e Luigi nato 6/11/1871 morto 22/12/1946.
L'attività cresce e si sviluppa tanto che nel 1890 nasce  la fototipisteria in via Putignani 78 condotta dal figlio Michele .
 Michele Lopez,  si può ipotizzare che si impratichì nella stampa fotografica, per evadere commesse e ordini tramite il negozio di arredi sacri del padre, che nel frattempo si era spostato in Piazza Mercantile 36.
Michele si specializza nella fototipia e dopo i primi anni di rodaggio, la sua attività editoriale decolla intorno al 1896 poichè la prima stampa a noi pervenuta  risulta quella celebrativa dell'abiura della principessa Elena di Montenegro.
Nel contempo oltre a girare per l'Italia in compagnia della sua macchina fotografica, fissando su carta luoghi caratteristici dall'Abruzzo alla Calabria alla terra di Bari la sua stamperia si dedicava alla stampa delle immagini sacre e quindi di santini che gli venivano commissionati oltre che dal fratello Luigi anche da altri.
Alla morte del Padre Ludovico avvenuta il 19 gennaio del 1922 ,la sorella Angelina  suora carmelitana di clausura e il fratello Giuseppe sacerdote ebdomadario della cattedrale di Bari, con atto notarile cedono la loro quota parte ai fratelli Michele Emanuella e Luigi.
Il 30 marzo 1927 sempre con atto notarile, la fototipisteria viene ceduta definitivamente a Michele.
Mentre Luigi ed Emanuella rimangono Proprietari del negozio di Arredi Sacri.
Quindi possiamo ipotizzare alla luce di queste date che:
le immaginette con la scritta sul verso del santino "Ditta Ludovico Lopez" vengono prodotte e stampate dalla fototipisteria di Michele Lopez sino al 1927.
Qui in foto un santino di quel periodo:

Nel 1928 la Ditta Lopez avvia un ulteriore trasformazione morto il fondatore Ludovico  nel 1922 sino al 1927 l'attività rimane nelle mani di Luigi mentre la fototipisteria vive ormai di vita propria anche se legata all'Azienda di famiglia per la stampa dei santini come detto commissionati dal fratello Luigi.
Subentra in questa attività poichè non vi erano eredi  come socio il giovanissimo(23 anni) fino ad allora collaboratore Vincenzo Ruggieri e la ditta si trasforma  in" Lopez e Ruggieri arredi sacri" come si può notare da questo secondo santino:


come si può notare vi è anche un numero di serie


L'attività cresce ancora Michele Lopez è un affermato fotografo in quel di Bari e anche l'attività di Luigi con il socio Vincenzo Ruggieri si afferma spostando anche l'attività, rimanendo sempre in Piazza Mercantile ma cambiando numero civico dal 36 al 39 in un locale più grande.
Il 25/3/1945 a 83 anni muore Michele Lopez senza eredi e anche la sua attività si spegne.
Il 22/12/1946 Luigi Lopez ammalato muore lasciando l'intera attività al suo fidato socio Vincenzo se ne ha notizia in una missiva, spedita da Luigi lopez ormai 75enne a Vincenzino (come lo chiama lui) Ruggieri,datata 16 agosto 1946.


fattura delle pompe funebri della ditta "la Floreale" del 22/12/1946

Dal 1946 prende definitivamente le redini della Ditta non essendoci eredi Vincenzo Ruggieri.
Ci sono gli anni della ricostruzione dopo la Guerra e Ruggieri porta avanti la sua Attività come avevano fatto i suoi predecessori.
Non essendoci più la fototipisteria di famiglia Lopez,Vincenzo Ruggieri affiderà la produzione di santini ad altre stamperie sino agli inizi degli anni 60.
Smetterà di produrli in proprio comprandoli dalle ditte che ormai col tempo si erano affermate Basevi, Bonella, AR , EGIM.
In foto un santino prodotto dalla ditta intorno agli anni 50 Ruggieri:


   

santino della ditta Ruggieri degli anni 60

 Ovviamente la produzione di santini non fu vastissima in quanto non era una attività basilare della ditta  ma la particolarità  di questi santini monocromo seppia sta nei bellissimi disegni utilizzati che erano del pittore barese Saverio Calò Carducci di cui al momento non ho ulteriori notizie che spero a breve di colmare .
In foto un bellissimo santino monocromo seppia- Lopez Ruggieri- che nel verso in basso riporta oltre il nome della ditta anche il nome dell'autore del disegno come si puo constatare anche dalla firma in calce sul recto del santino in basso a destra.
Vincenzo Ruggieri  conosciuto come "il Commendatore" ordine di San Silvestro Papa ,continua la sua florida attività sino al 1985  quando, passa le redini dell'attività al figlio Gianfranco a cui va un sincero augurio per i festeggiamenti dei 150 anni di attività e un sentito grazie per aver reso possibile questo post.
Questa non è solo una storia di santini, ma è storia di gente comune, che grazie alla loro devozione e ai loro sacrifici hanno dato lustro alla città e ai suoi cittadini.
Attualmente la ditta Ruggieri dopo 140 anni da Piazza Mercantile nel centro storico si è spostata nel centro cittadino in Piazza Luigi di Savoia e quest'anno come L'Italia festeggia i 150 anni di attività
                                                                          Auguri!

Saverio Calò Carducci
Nasce a bari, il 28 giugno del 1869, da una delle più antiche famiglie del Patriziato barese, se ne ha notizia sin dal 1272.
Furono Consoli, (gli attuali Sindaci) della città di Bari sin dal 1508 con tal Francesco Carducci.
Nell’arco di oltre due secoli, a fasi alterne, i Carducci ricoprirono per ben 8 volte l’incarico di Sindaco, l’ultimo nel 1789 con Ignazio Calò Carducci.
Non è dato sapere, quali studi avesse intrapreso in gioventù Saverio Calò Carducci, sicuramente tecnici data la sua propensione verso le arti grafiche , ma è certo che circondato sin dall’infanzia, da opere d’arte, che abbellivano la casa paterna, appartenute per generazioni alla famiglia, si appassiona alla pittura, studiandone gli artisti e le loro tecniche, in maniera autodidatta.
In particolar modo, fu incuriosito e in seguito rapito dall’arte sacra, affinando così con il passare degli anni la sua passione.
Tra il 1890–95 conosce e sposa Angela Marzano da cui avrà 4 figli.
Ricordiamo il figlio Jacopo nato il 23 febbraio 1902.
Nel 1924 consegue il brevetto di pilota di aereo.
Diventato Tenente dell’ Aeronautica, nel 1930 partecipa alla prima trasvolata atlantica, organizzata da Italo Balbo (17 dic. 1930-15 gen. 1931)  nel 1933 partecipa alla seconda,  con il grado di Capitano (1 lug.1933-12 ago. 1933).
Scompare il 27 Aprile 1939, con tutto il suo equipaggio, in una ricognizione di volo nei cieli di Tobruk (Libia).
Nel 1949, gli fu intitolato l’aeroporto militare di Bari e in seguito il comune, intitola una strada della città vecchia a suo nome, fu anche insignito della Medaglia d’oro al valor aeronautico.
La fine dell’800 e gli inizi del ‘900, furono anni di innovazioni TECNICHE E SCIENTIFICHE a cominciare dal telegrafo (nel1901 prima trasmissione radio transatlantica).
Nel 1889, fu istituito il Ministero delle Poste e Telegrafi, incaricato di dotare il territorio nazionale di una rete capillare di uffici presso i quali fosse possibile inoltrare e ricevere corrispondenza (anche telegrafica), effettuare e ricevere chiamate telefoniche e realizzare operazioni finanziarie e di gestione del risparmio; per un certo periodo, inoltre, gli uffici postali svolsero anche il ruolo di sportello per i nascenti servizi elettrici. Nel 1917 nasce il servizio dei conti correnti postali . Per alcuni anni le Regie Poste disposero anche l'apertura di uffici postali italiani all'estero.
Nel 1900, Saverio Calò Carducci all’ età di 31 anni diventa, Direttore dell’Ufficio Poste e Telegrafi a Bari.
Il Natale del 1908, fu funestato da un tragico avvenimento, il 28 dicembre alle  5:21 del mattino, la citta di Messina fu rasa al suolo, da un fortissimo terremoto.
Le navi da guerra, trasformate ormai in ospedali , caricati i feriti fecero poi la spola con Napoli ed altre città costiere occupandosi anche di trasferire le truppe già concentrate nei porti ed in attesa di destinazione. Cominciò l’afflusso di uomini tra cui i Carabinieri delle legioni  di Bari e molteplici reparti dell’esercito. A chi arrivò di notte la città di Messina apparve illuminata dagli incendi che continuarono ad ardere per parecchi giorni.
il Re e la Regina partirono il 29 per Napoli; saliti poi sulla "Vittorio Emanuele", in sosta per caricare a bordo anche materiale sanitario e generi di conforto, raggiunsero la Sicilia nelle prime ore della giornata successiva.
Nel rientrare a Roma, il Re e la Regina,  sbarcarono prima a  Napoli,  per poi dirigersi verso Bari, da dove mantennero i contatti con Messina e Roma con dispacci telegrafici, di cui minute (cioè copie ) sono in possesso della famiglia Carducci .
Saverio Calò Carducci, sin dalla gioventù, si diletta a dipingere per sé e la sua famiglia, ma è appunto la passione per l’arte sacra, a cui si avvicinerà in età più matura e curiosità per le tecniche fotografiche, che lo portano ad incontrare Michele Lopez.
Non è dato sapere, come e quando si conobbero e in quali circostanze (molto probabilmente in età giovanile) ma di fatto, l’amore per l’arte sacra e la fotografia, li fece incontrare.
Tra il 1920 –1925,  Saverio Calò Carducci, già 50enne, affinate ormai da lungo tempo le sue tecniche pittoriche, inizia il sodalizio con il fototipista Michele Lopez.
Nella sua intensa attività pittorica, che si sviluppò, lungo l’intero arco della sua esistenza, prediligendo la tecnica ad olio  o la grafite senza tralasciare escursioni, anche in altre tecniche.
Diede vita, ad una moltitudine  di soggetti religiosi, soprattutto Madonne, che si tradussero, grazie alle tecniche di stampa monocromatica di Michele Lopez, in una quantità notevole, di immaginette sacre (i santini), distribuiti e venduti dal fratello di Michele, Luigi proprietario della ditta di Arredi Sacri omonima.
Questa produzione, rimase per lo più rilegata alla terra di Bari e provincia.
Il sodalizio, di amicizia e di lavoro con Michele Lopez termina alla morte di quest’ultimo avvenuta il 25 marzo del 1945.
A compendio, della sua vita artistica negli anni 50 ormai in età avanzata, dipinse un ritratto di San Nicola per la Chiesa dei Carmelitani di Bari.
Si spense a Bari il 30 Dicembre del 1953 all’età di 83 anni.
Fu una vita intensa e nobile d’animo, quella di Saverio calò Carducci  e della sua famiglia, che si intreccia in maniera inequivocabile con la storia della città di Bari e dell’Italia intera, grazie anche alle gesta del figlio Jacopo, alla pioneristica attività di Direttore delle Poste Regie e delle sue “opere pittoriche”, che ancora oggi lasciano stupiti e ammirati, tutti coloro che contemplano quei piccoli “pezzetti di carta”.

CONCLUSIONE
La vita di queste due famiglie, che intrecciano le loro esistenze segnano un epoca andata, piena di difficoltà, i loro sacrifici e la loro devozione, ci permettono oggi di ammirare dei piccoli capolavori che rappresentano lo strumento che lega l’uomo a DIO.





Ovviamente tutti i diritti di questo post sono riservati e sono di proprietà del sottoscritto
Giovanni Battista Bondesan 

I trasgressori saranno perseguiti legalmente.
depositatoN. 2011004917 di repertorio

lunedì 26 dicembre 2011

il santino dell'Esorcismo

L'arcangelo Michele schiaccia Satana, Guido Reni, 1636
Venerato daChiesa cattolica, Chiesa ortodossa, Islam
Ricorrenza29 settembre - 8 maggio
AttributiAli, Spada, Bilancia
Patrono diBrigata paracadutisti "Folgore", Polizia, Radiologi, Droghieri




Quello che vi propongo oggi è un singolare santino francese del dopoguerra anni 1945-50 che spiega ai fedeli come praticare un esorcismo.
Ma andiamo per ordine prima definiamo cos'è un esorcismo:
Per esorcismo si intende un insieme di pratiche e riti volti a scacciare una presunta presenza demoniaca o malefica da una persona, un animale o da un luogo. Queste pratiche sono molto antiche e fanno parte del credo di varie religioni.
Che un essere soprannaturale possa prendere possesso di un essere vivente o di un luogo è una credenza diffusa in molte religioni, in particolare presso i credi sciamanici. I posseduti non sono cattivi né totalmente responsabili per le loro azioni. La persona preposta agli esorcismi è chiamata esorcista. L'esorcista utilizza preghiere, formule prestabilite, gesti, simboli, e anche icone, reliquie, oggetti benedetti.(Tratto da Wikipedia)
 Ora vediamo cosa dice la chiesa cattolica:

DEFINIZIONE DI ESORCISMO


L'esorcismo è un'antica preghiera - pubblica e solenne - che la Chiesa adopera contro il potere del diavolo. Nel Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) al n°1673 troviamo la seguente definizione: 

"Quando la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro l'influenza del Maligno e sottratto al suo dominio, si parla di esorcismo. (...) In una forma semplice, l'esorcismo è praticato durante la celebrazione del Battesimo. L'esorcismo solenne, chiamato "grande esorcismo", può essere praticato solo da un presbitero e con il permesso del Vescovo".

L'essenza dell'esorcismo è lo "scongiuro". E lo scongiuro è l'ordine, impartito al demonio nel nome di Gesù, di abbandonare il corpo del posseduto o, più genericamente, di liberare dalla sua "influenza malefica" luoghi, cose o persone.
 Ricordate: nell'esorcismo al demonio non si chiede nulla, al demonio si comanda. 
L'esorcismo rientra nella fattispecie dei "sacramentali".
 Nel Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, al numero 351 leggiamo: 

"I sacramentali sono segni sacri istituiti dalla Chiesa, per mezzo dei quali vengono santificate alcune circostanze della vita. Essi comportano una preghiera accompagnata dal segno della Croce e da altri segni".

In quanto sacramentali, gli esorcismi agiscono ex opere operantis ecclesiae, ossia per la forza della Chiesa che prega: in pratica essi portano alla liberazione del posseduto grazie al potere di intercessione della Chiesa, rappresentata dal sacerdote che lo esercita, dal fedele che lo riceve ed eventualmente da tutti coloro (solitamente laici) che aiutano e assistono.

L'esperienza ci rivela che, affinché un esorcismo possa essere pienamente efficace e di vero aiuto al posseduto, c'è bisogno che anche quest'ultimo abbia la volontà di liberarsi: solo la volontà di conversione e la costanza nella preghiera e nella frequenza ai Sacramenti consente la piena efficacia di questa orazione liturgica - Dio non può imporci la Grazia. Diversamente l'esorcismo si rivela un'inutile fatica. 
Poi, seppure il posseduto venisse liberato, Gesù ci esorta a non abbassare la guardia:

<Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: "Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito". E tornato la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa> (Mt. 12,43).

La durata di un esorcismo è molto variabile.
 Sono molto rari i casi in cui si arriva alla liberazione completa con una sola "sessione".
 È raro anche il buon esito in qualche mese. Per un caso di media gravità si può arrivare perfino a diversi anni.
 L'esperienza degli esorcisti ci porta a credere che quanto più il Male è radicato, tanto più tempo ci vorrà per estirparlo.

Al di fuori dell'esorcismo abbiamo già detto che ogni fedele può pregare perché Dio liberi lui, o un'altra persona, dall'influsso del Male.
 In questo caso si parla di Preghiere di Liberazione.
Chiariamo:
 vi è una differenza notevole tra l'esorcismo e la preghiera di liberazione.
 Il primo è costituito da un ordine imperativo impartito al demònio di andarsene nel nome di Gesù (cf At 16,18), e tale ordine imperativo ("nel nome di Gesù Cristo ti esorcizzo!") lo può impartire solamente un esorcista.
  La preghiera di liberazione, invece, è una supplica al Signore affinché ci liberi dal diavolo e dai suoi mali







Santino a "libretto" misure cm. 13X8,2 dove viene indicato ai fedeli, come praticare da soli, con le preghiere di liberazione, l'Esorcismo contro Satana e gli Angeli ribelli pubblicato per ordine di Sua Santità Leone XIII.
Nella prima parte vi è una preghiera a San Michele Arcangelo.
Michele è un arcangelo menzionato nella Bibbia, così come Gabriele e Raffaele.
Il nome Michele deriva dall'espressione
"Mi-ka-El" che significa "chi è come Dio".

L'Arcangelo Michele è ricordato per aver

 difeso la fede in Dio contro le orde di Satana

Michele, capo degli Angeli, dapprima

 accanto a Lucifero (Satana) nel

 rappresentare la coppia angelica, si separa

poi da Satana e dagli angeli che

 operano la scissione da Dio, rimanendo

 invece fedele a Lui, mentre Satana e le

 sue schiere precipitano negli Inferi.

Dopo la preghiera a San Michele,traducendo, il santino continua così:
composto, per mettere il demonio in fuga, questa preghiera può essere recitata dai semplice fedeli come ogni formula approvata dall'autorità ecclesiastica.
Intraprendiamo con fiducia per respingere gli assalti e gli artifizi del demonio.




Nella seconda parte del santino(nelle pagine centrali) è riportato il salmo 67.

Il lungo salmo 67 , attribuito a Davide, canta della gloriosa epopea di Israele. In esso vengono ripercorse tutte le tappe della storia di salvezza che Dio fa con il suo popolo. D’altra parte ciò che avvenne nella storia di Israele si rinnova nella storia della Chiesa e si riproduce nella vita spirituale di ogni uomo.
Nella terza ed ultima parte  vi è la terza preghiera per scacciare definitivamente il diavolo e infine si consiglia di spruzzare  acqua benedetta




Nella parte finale si informa i fedeli che il "santino" è disponibile in vendita alla casa editrice "l'Apostolo del Focolare"in Rue Barra 7 St. Etienne
Casa editrice religiosa ancora operante 
Titre(s) :  Le Grand moyen de la prière [Texte imprimé] : [1re partie] / [saint Alphonse] ; trad. du R.P. Lupi, C.S.S.R.
Traduction de : Del gran mezzo della preghiera
Titre d'ensemble :  Les plus beaux textes de saint Alphonse de Liguori. ; [1]
Lien au titre d'ensemble :  Les plus beaux textes de saint Alphonse de Liguori. 
Publication : 
 Saint-Étienne (7, rue Barra, 42000) : Apôtre du foyer, [1986]

Probabilmente agli inizi degli anni 90 ha cambiato indirizzo in:
JM Segalen - "Apôtre du foyer," - 20, rue J.Cl. Bartet - 69410 Monte Champagne Gold - e.mail: jm.segalen @ wanadoo.fr
(fonti internet)
di seguito vi sono indicati le quantità e il loro relativo costo in franchi.

Come dire, se vuoi la "salvezza" devi pagare!
Spero anche questa volta di avervi fatto leggere qualcosa di interessante!

Giovanni Battista Bondesan

venerdì 23 dicembre 2011

la natività

AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI!!!

Italia BUON NATALE

Federazione Russa Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva

Malta  LL Milied Lt-tajjeb

Germania  Fröhliche Weihnachten

Stati Uniti  Merry Christmas

Ucraina Srozhdestvom Kristovym

Svezia God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År

Paesi Bassi Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaa

Belgio Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar

Francia  Joyeux Noel
Giappone Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto
Lettonia  Linksmu Kaledu
Polonia  Wesolych Swiat Bozego Narodzenia
Brasile  Feliz Natal
Spagna  Feliz Navidad
Filippine  Maligayan Pasko
Per tutti voi, ecco una serie di immaginette sacre della mia collezione sulla natività.