Il santino di cui parleremo è stato oggetto di una accesa quanto piacevole discussione sulle pagine facebook del Gruppo HC postato dall'Amico e collezionista Domenico V.
L'incisione su rame a bulino di scuola praghese con colorazione coeva è del XIX secolo probabilmente intorno alla prima metà e l'autore è Johannes Pachmayer di cui non si sa nulla se non che fosse un Calcotipista operante a Praga negli anni Venti e Trenta del XIX secolo (fonti arte e cultura nella Mitteleuropa, 1815-1848 e Si consegna questo figlio), anche se tali notizie mi portano ad avere qualche dubbio in quanto si fa riferimento a un Jan o Jean Pachmayer. inoltre è presente un Johannes Pachmayer anche in una lista di morti del cimitero Olsàny di Praga con data di morte 1832 (ovviamente potrebbe essere un omonimo).
Ma tralasciamo l'attribuzione di paternità del santino e cerchiamo di esaminarlo nei minimi particolari.
Sono presenti due cartigli, il primo è nella parte superiore e contiene la seguente frase
E l'angelo, entrato da lei, disse: «Salve, o grandemente favorita, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne».
Ma il dubbio che l'immagine NON rappresenti UNICAMENTE l'ANNUNCIAZIONE mi si è palesato leggendo il secondo cartiglio in basso.
Alla fine della frase ci saremmo aspettati come naturale l'indicazione da cui è tratta la frase e cioè dal Vangelo di Luca 1,38 mentre con grande sorpresa vi troviamo la scritta Luc. 1 C che inizialmente scambiato per un 10 mi ha portato a controllare il capitolo Luca 10.
Con mia grande sorpresa scopro che si parla di
:
Luc.1,3 così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su
ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto
ordinato, illustre Teòfilo.
Ecco l'indizio che cercavo, la mia testardaggine ha avuto ragione, l'autore con questo piccolo stratagemma ci invita a fare ricerche accurate in quanto ciò che sembra non è.
A questo punto rivolgo la mia attenzione sulla raffigurazione dell'Annunciazione per cercare particolari che confermino quanto da me intuito con la sola lettura dei cartigli.
L'incisione nella sua composizione è molto semplice,è composta da 8 raffigurazioni:
1) Colomba (spirito santo)
2) Altare
3) Inginocchiatoio
4) Arbusto fiorito
5) Pergamena
6) Arcangelo Gabriele
7) Tavole dei 10 Comandamenti
8) Maria (?)
Quelle utili però ai fini della nostra analisi risultano essere solo 3.
Il primo indizio che prendiamo in esame è l'Arcangelo Gabriele ma non la sua figura bensì il colore della sua veste che è il verde.
Se confrontiamo la nostra immagine con le opere di grandi pittori che si sono cimentati nel dipingere l'Annuciazione noteremo che il colore più usato per rappresentare la veste dell'Arcangelo era il Rosso difatti:
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Annunciazione Scuola Bicci |
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Filippino 1460 |
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Botticelli 1489 |
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Raffaello |
Perchè il rosso è il colore del coraggio, della forza e della potenza celeste.
Emblema del dominio dello spirito sulla materia e quindi essenzialmente il colore dell'incarnazione e della manifestazione dello spirito nella materia e dipinto sulla veste dell'Arcangelo ne indica una funzione di rivelazione.
Dipingendolo di Verde l'incisore ne cambia la sua funzione.
Il Verde è simbolo di speranza per un domani migliore ma è anche
il colore della rinascita, della rigenerazione.
È il colore della primavera, è
associato alla Pasqua, alla Resurrezione, non soltanto simbolo di vita ma anche
di rinascita.
Il verde come principio di rigenerazione interiore è estremamente
importante.
Sulla veste dell'Arcangelo il verde simboleggia dunque una funzione rigeneratrice
di guarigione.
Questa prima interpretazione ci fa comprendere che l'immagine ha un secondo significato, difatti se rapportiamo il colore a Maria, lei non ha bisogno di speranze ma anzi vive nella certezza che il figlio che porta in grembo è il figlio di Dio, lei non rinasce a nuova vita con la nascita del Cristo ma percorre una strada prestabilita da Dio e non deve guarire dai peccati poichè prescelta.
Analizziamo ora il secondo simbolo e cioè le Tavole della Legge i 10 Comandamenti:
Come si può notare dall'ingrandimento i comandamenti hanno una strana suddivisione, infatti vengono messi in evidenza su un unica tavola solo i primi 3 Comandamenti:
1)
Non avrai altro Dio fuori di me.
2)
Non nominare il nome di Dio invano.
3)
Ricordati di santificare le feste.
Proviamo ora a spiegarli
Il primo Comandamento chiama l'uomo a
credere in Dio, a sperare in lui, ad amarlo al di sopra di tutto.
Esso ci
richiama alla virtù della religione.
Il
secondo Comandamento prescrive di rispettare il nome del Signore, perché il
nome del Signore è santo.
Infine il terzo la
domenica e nelle altre feste di precetto i fedeli sono tenuti all'obbligo di
partecipare alla Messa.
Si devono poi astenere da quei lavori e da quegli
affari che impediscono di rendere culto a Dio e turbano la letizia propria del
giorno del Signore, o il dovuto riposo della mente e del corpo.
Dopo aver compreso il significato dei 3 comandamenti rapportiamoli alla figura di Maria.
Maria era Ebrea e come tale di religione Ebraica quindi seguiva i precetti imposti dalla religione e fu prescelta da Dio proprio perchè rispettosa di tali comandamenti e priva di peccato.
se Maria era priva di peccato per cui prescelta, per quale motivo l'autore dell'incisione mette in primo piano i tre comandamenti nell'annunciazione?
Poichè i primi tre sono precetti basilari, fondamento del rapporto dell'uomo con Dio un peccatore, (nel nostro caso una peccatrice), non rispettando i primi 3 non rispetterà anche i restanti 7 e quindi la peccatrice non è certamente Maria che ribadisco è priva di peccato.
Veniamo ora alla raffigurazione di Maria anche in questo caso come per l'Arcangelo Gabriele analizzeremo i colori con cui è dipinta.
Sono presenti 3 colori il GIALLO per il VELO, il ROSSO per la VESTE e BLU per il MANTO.
E' però indubbio che i maestri dell'Arte Sacra abbiano immortalato la Maria con vari colori, oltre al blu e alle sue sfumature, al rosso troviamo anche il bianco il verde e l'oro strumenti con cui veicolare il loro messaggio che non sempre era direttamente collegato alla figura di Maria.
Tralasciando gli altri colori focalizziamo la nostra attenzione sui tre colori che caratterizzano la "nostra" Maria.
Nel linguaggio sacro il blu, nelle sue varie gradazioni ed intensità, rappresenta il mondo spirituale come il rosso, ma con una profonda differenza.
Mentre il Rosso è il colore dello Spirito, del divino in sé, il Blu rappresenta la creatura che liberandosi dalle passioni terrene, dalla corruzione di questo mondo, attraversa la soglia del divino.
Troviamo questo colore quindi non solo nella rappresentazione di Maria, ma anche in quella di Maria Maddalena.
Indubbiamente il blu rimanda anche all’idea stessa di vita, accogliendo in sé il colore delle acque e quello del cielo, ponendo l’accento quindi sulla natura umana e terrena delle 2 Marie.
Il Rosso è associato al fuoco spirituale, alla divinità amorevole che dall'alto dei cieli discende sulla terra, al sacrificio, all'azione di trasmutazione del fuoco.
Il rosso è associato agli esseri spirituali, alle manifestazioni del divino tramite lo Spirito Santo, ed in genere è riservato allo stesso Gesù, in quanto la sua natura è anche divina.
Qualora investa anche Maria Maddalena o la stessa Maria, sottolinea come lo Spirito Santo sia disceso su di loro concedendo i suoi doni spirituali e ultrasensibili.
l'arte sacra ci tramanda innumerevoli opere dove sia Maria Madre che Maria Maddalena hanno vestimenti di color rosso, questo ad indicare come l'elemento spirituale inevitabilmente arda in loro, anche se l'iconografia classica predilige porre maggiormente l'accento sul bianco ed il blu nel caso di Maria.
Il ROSSO diventa identificativo di Maria Maddalena poichè è anche legato ad una leggenda. Dopo la resurrezione di Gesù si recò al cospetto dell'Imperatore Tiberio mostrandogli un uovo,annunciando la resurrezione del Cristo.
L'Imperatore incredulo,rispose che era impossibile per alcuno risorgere dai morti così come era impossibile per un uovo diventare tutto rosso.
Immediatamente, come per miracolo, l'uovo della Maddalena si tinse tutto di rosso.
Altro colore che troviamo sulla "nostra" Maria è il GIALLO che colora il Velo che le ricopre il capo.
tenendo ben presente che anche le vesti oltre al colore hanno una funzione rappresentativa, la veste infatti è legata alla corporeità, il manto al diaframma fra ciò che è dentro e ciò che sta fuori, il velo infine all'intelletto .
Se la Veste Rossa e il Mantello blu indicano che siamo in presenza della raffigurazione della Madre di Gesù (pur richiamando i colori utilizzati per la rappresentazione iconografica della Maddalena anche se invertiti, così come riportato nel libro Arte Cristiana scuola Beato Angelico :
<< Il ROSSO del mantello e il BLU dell'abito sono i colori iconografici di Maria Maddalena>>), il velo sul capo di colore GIALLO ci rivela che alla raffigurazione di Maria e sovrapposta quella di Maddalena poichè il colore indica una funzione iniziatica (Maddalena è iniziata dal Cristo) di meditazione e di rivelazione divina (le viene rivelato il "Verbo") ed inoltre porta con sè un ulteriore significato simbolico<< Il velo bianco fu in certe città prerogativa delle fanciulle, proibito con pene gravissime alle Meretrici che avevano quasi sempre un VELO GIALLO (da "Storia del Velo" Enciclopedia Treccani).
Il velo conferma la dualità dell'immagine di Maria che poichè madre di Cristo si fa genitrice di una nuova Maddalena che rinasce a nuova vita.
Questa dualità ci viene ulteriormente confermata dal gesto che Maria si accinge a fare, quello
di scoprirsi la spalla.
Si noti come l'indice della mano destra è ritratto nell'azione di abbassare il lembo di veste che copre la spalla.
Se da un lato tale azione richiama un gesto sensuale e quindi riferito alla figura di Maddalena è nello stesso tempo simbolo di iniziazione, cioè di inizio di un nuovo percorso che è quello che la Maddalena intraprenderà dopo l'incontro con Cristo.
D'altronde tale raffigurazione richiama anche molti dipinti che raffigurano la Maddalena con la spalla o le spalle scoperte
Si noti anche in questi dipinti la presenza della figura di un Angelo.
L'autore ha "giocato" con l'immagine celando la figura della Maddalena ma nello stesso tempo ha disseminato di indizi la raffigurazione che hanno permesso la soluzione dell'enigma, tra l'altro la frase:
Ecco! Io sono la Maddalena del Signore.
Ma chi era Maddalena e soprattutto qual'è l'origine del suo nome?
Iniziamo col dire che Maria Maddalena non era una prostituta, infatti nei Vangeli di questo accostamento non ne troviamo traccia, tale accostamento fu fatto nel 591 da Papa Gregorio Magno.
Proviamo ora a capirne l'etimologia.
Secondo l'opinione più diffusa, il nome deriva dall'ebraico Magdalene e significa abitante o originaria di Magdala, località situata a circa 3 km a nord di Tiberiade.
Magdala, a sua volta, deriva dall'ebraico Migdal, che significa 'torre'.
In realtà esistono vari studi che dimostrano come il nome possa essere stato volutamente modificato dall'originale aramaico Magdalta, con il significato di "Resa Grande" ovvero "Magnificata", nel più conveniente Magdalyta ovvero "originaria di Magdala". (vedi Stephen Huller: The Real Messiah).
Lasciare invariato il nome di Mariam Magdalta, ovvero Maria Magnificata, avrebbe probabilmente sollevato molti dubbi nei futuri fedeli della nuova religione, dato che questo era il titolo che spettava a coloro che nelle religioni esoteriche erano giunti all'illuminazione.
Dunque si fa derivare l'aggettivo Maddalena nel senso "di proveniente da magdala" dalla lingua latina o ebraica senza tener conto di un'altra lingua autoctona l'arabo, difatti Maǧd che in lingua araba si scrive المجد è un nome maschile arabo e significa "Gloria".
E' 'particolarmente comune tra i cristiani arabi.
Nell'Arabia pre islamica erano venerate un gruppo di 3 Dee (guarda caso tre sono anche le Marie ), considerate come figlie di Allah e menzionate nel Corano Sura 53,19 conosciute collettivamente come le 3 GRU.
AL UZZA Potente Dea della Stella del Mattino.
MENAT Crono Dea del Fato e del Tempo il suo simbolo è la Luna
AL LAT Dea Madre di prosperità che sovrintende la fertilità della Terra e delle Genti.
La Grande Madre il suo simbolo era il Sole che da vita.
Quindi il nome MADDALENA deriverebbe come altre volte dimostrato per altri nomi dall'unione di due parole arabe :
MAGD - AL LAT
المجد اللات
Gloriosa Al Lat
che potrebbe essersi trasformata poi in
المجد الله
Gloria a Dio (Allah)
Che i Vangeli hanno trasformato in Maria di Magdala
P.S. Domenico dopo questo post il tuo santino Vale il doppio di quello che l'hai pagato!!!
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